IL PAGELLONE DEL PRESUNTUOSO – 17A GIORNATA

FRANCINELLI: VOTO 6. Incolpevole sul gol subito, una punizione che s’infila a grande velocità sotto l’incrocio dei pali dopo aver scavalcato la barriera. Gioca una partita accorta respingendo i pochissimi tiri che gli pervengono. A detta di Mr. Placidi ciò che lo differenzia dalla sua nemesi, alias Miranda David sono solo i rilanci ben fatti. Una curiosa statistica racconta che subisca più gol del suo diretto concorrente e che comunque con lui in campo la casella gol subiti rimanga raramente vuota. Le sue qualità non sono in discussione e quindi: che sia solo un po’ sfigato? GATTO NERO!

 

PORCELLI M.: VOTO 7. E’ il più in palla della linea difensiva e se i gol subiti si fermano ad uno lo si deve soprattutto a lui che tappa le falle difensive dei compagni con grande spirito di sacrificio e ottimo tempismo. Da incorniciare un paio di recuperi in cui letteralmente ustiona il diretto avversario su due lanci lunghi che avevano trovato impreparati i terzini. Unica pecca quando cerca di impostare le azioni della propria squadra con rilanci che raramente sono calibrati e finiscono quasi sempre tra le mani del portiere avversario. GUARDINGO!

 

CAPPELLI: VOTO 6. Un po’ a sorpresa viene schierato titolare nonostante l’assenza nell’allenamento di giovedì, bruciando in extremis la candidatura di San Francesco Madonna. In maniera inattesa questa volta il professore è in ritardo per la lezione e al suo posto i primi minuti tocca all’assistente aprire le danze. I primi minuti infatti non sono tanto da ordinario quanto da matricola, con tanto di capello da pischello sbarbatello, quando con un fallo ingenuo sull’attaccante avversario spalle alla porta crea i presupposti per il vantaggio AFH. Per sua grande sfortuna il centrocampista avversario si è visto i filmati di Pjanic e il fallo costa il gol del vantaggio dei Pianificatori. Per il resto qualche sbavatura di troppo e qualche titubanza per lui che ha sempre abituato ad altri rendimenti. Ogni tanto una “stecca” ci può stare. MOSCA BIANCA!

 

MADONNA: VOTO 6. E’ uno degli esclusi a sorpresa dell’incontro. All’andata un suo svarione difensivo aveva aperto la strada a un rigore in movimento per gli AFH e solo la dea bendata aveva graziato gli architetti in quell’occasione. Entra nel finale perché Mr. Placidi vuole sfruttare i suoi centimetri per una deviazione in mischia. Peccato che i cross buoni siano terminati ed arrivano solo palloni corti o troppo lunghi. Ci prova anche con l’unico cross decente che gli capita a tiro, ma il tentativo esce di un metro abbondante. INVESTIMENTO!  

 

 

VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 5.5. I primi minuti sono da dimenticare, qualche fallo di troppo unito alla scarsa precisione nei passaggi ma soprattutto ha il demerito di farsi trovare fuori posizione in almeno due occasioni che per bravura e fortuna dei compagni non si tramutano in qualcosa di più grave. E’ qualche partita che gioca al di sotto dei propri standard, malelingue dicono che stia soffrendo la concorrenza del trio Lescano: Madonna – Cappelli – Busà, che sia bugia…o verità?!? DISTRATTO!

 

FEBBRARO: VOTO 6. E’ concentratissimo nei primi minuti. Lo si capisce dalla reattività con cui reagisce al tentativo di sombrero da parte del temibile centravanti degli AFH in lizza come miglior giocatore del torneo. Buone chiusure, anticipi, passaggi e persino udite udite, colpi di testa, proprio lui che ha persino portato un certificato medico (falso ovviamente) che lo esenziona dallo stacco di testa, roba da indagine da parte della Federcalcio. Il secondo tempo è meno reattivo e si fa scappare un paio di volte il centravanti avversario e per pura fortuna non causa brutte conseguenze. Nel finale sbaglia due punizioni facili facili per uno con i suoi piedi, calciandole male e causando un attacco di bile a Mr Placidi che lo offende senza remore dandogli dello Stronzo. PRESUNTRONZO!

 

GAGLIOSTRO VOTO 6.5. Fatica a trovare le geometrie e a fungere da schermo davanti alla linea difensiva, soprattutto per colpa di una inferiorità numerica a centrocampo unita alla qualità della linea mediana della squadra avversaria. Al pari del suo collega di centrocampo Alfieri arriva spesso per ultimo sulle seconde palle vaganti. Molti contrasti di testa e tanto cuore, ma soprattutto ha il merito di servire il preziosissimo assist per il gol di Vallerotonda, una palla col contagiri che elude il tentativo di fuorigioco messo in atto dalla difesa degli AFH. DOM-PERIGNON!

 

ALFIERI: VOTO 5.5. A lui e Gagliostro il compito difficile di arginare il centrocampo a tre avversario. Partita difficile anche per lui, osservato speciale della partita, che aveva deciso l'incontro di andata con una magia nei minuti finali. Era però nel miglior momento di condizione fisica e piano piano il suo rendimento sta regredendo. Con stupore generale decide che il suo piede buono di giornata è il sinistro, e le poche occasioni che ha per far male le vanifica auto-servendosele sul piede meno nobile e calciando debolmente o malamente. A fine partita dirà intervistato che si sentiva di avere un discreto tiromancino, le malelingue dicono invece che si sentiva uno dei Tiromancino e che se avesse preso la porta calciando di sinistro tutti avrebbero gridato al miracolo. SAREBBE INCREDIBILE! (titolo di una canzone dei Tiromancino)

 

LEONARDI: VOTO SV. Pochi minuti, neppure il tempo di scaldare i muscoli.

 

COLASANTO: VOTO 6. Entra e dà il suo contributo, o perlomeno di sicuro almeno per la fase difensiva. Prende un colpo sul cuoio ormai non più capelluto dopo pochi minuti dall’ingresso in campo che lo rintontisce un po’. Fortunatamente si riprende rapidamente e torna a far legna per la squadra, contrastando, correndo e battendosi come un gladiatore. Avessero tutti il suo stesso entusiasmo quando subentrano gli architetti avrebbero nei giocatori in panchina sempre un’arma in più. HIGHLANDER!  

 

VALLEROTONDA: VOTO 6.5. Forse bisogna dare ragione a Febbraro che dice che per farlo rendere al meglio occorre pungolarlo per tutta la settimana. Viene vessato durante gli allenamenti del martedì e del giovedì e accusato al solito di approssimazione. L’avversario di giornata è un ragazzino che mette tanta energia e cuore nella sua partita, sporcandogli tutti i palloni e pressandolo con intensità per tutto il primo tempo. Prova un paio di cross da fondocampo ma con esito poco proficuo. Ha soprattutto l’enorme merito di mettere in fondo alla rete l’assist al bacio offertogli dal compagno di reparto Gagliostro, un pallonetto lento lento su portiere in uscita disperata che sembrava non ne volesse sapere di entrare in porta. BELLO ADDORMENTATO!

 

IANNUZZI: VOTO 5. In una partita in cui il centrocampo avversario può contare su giocatori che potrebbero fare domanda come corazzieri per la loro stazza, il piccolo centrocampista degli architetti fatica a entrare nel gioco soprattutto perché non si gioca quasi mai palla a terra. Le poche palle che gioca però sono mal giocate e finiscono spesso per diventare un regalo agli avversari. Gioca i minuti che lo vedono in campo in una posizione che nessuno gli ha richiesto e nessuno gli ha ordinato, tanto da indurre Mr. Placidi a fine partita a chiedergli chi diavolo gli abbia detto di giocare in quella posizione. ANARCHICO!  

 

RIDOLFI: VOTO 5.5. E’ forse l’unico che si lamenta per i voti che gli vengono assegnati dalla redazione, anche se a dire il vero è perfettamente in linea con il suo essere. Gioca una partita priva di acuti muovendosi tanto ma incidendo poco sull’andamento della gara. Verrà ricordato al solito più per l’ennesima polemica fatta al momento della sostituzione più che per le sue buone giocate che, al momento sono rare con le volte che chiude scusa ad un qualsiasi compagno di squadra. BRONTOLO!

 

VIGLIOTTI MICIO: VOTO 6.5. Relegato in panchina a causa di un problema a un piede che non gli aveva permesso di allenarsi in settimana, soffre in silenzio guardando i compagni che non riescono a venire a capo di una partita difficile, complicatasi sin dai primi minuti. Sul finale del secondo tempo viene schierato in campo per tentare l’assalto finale, anche se le malelingue dicano che veda la porta come Klose quest’anno e abbia la media realizzativa di Dzeko prima partita col Palermo. Lui stringe i denti e come entra trascina almeno caratterialmente e fisicamente i compagni buttandosi su tutti i palloni e mettendoci tanto cuore, anche se alla fine non riesce a trovare la via del gol. STOICO!  

 

FIORINI: VOTO 5.5. La squadra cerca di aggrapparsi al proprio bomber per scardinare la coriacea linea difensiva degli AFH. Non viene da un periodo di forma particolarmente brillante e anche in allenamento non sono alte le sue prestazioni. Si dice che il vero bomber esca fuori nelle partite con le squadre importanti. Lui con Alitalia e Unicredit lo è stato e nella settimana che precede la partita contro i geometri la speranza è che ritrovi se stesso e la sua fame di gol. ATTESO!  

 

 

ALLOCCA: VOTO 5.5. Qui i casi sono due: o Scrima è uno dei migliori terzini del torneo del Petrolio, oppure stavolta il guaglione non ha disputato una delle sue migliori partite. Noi propendiamo più per la seconda ipotesi. Sta di fatto che il terzino dei pianificatori lo ferma quasi sempre, anticipandolo troppe volte e non concedendogli di testa spazio neppure di testa. Fatica a trovare la posizione in campo e finisce per correre tanto e combinare poco. Mr. Placidi gli aveva chiesto in settimana di assimilare un movimento particolare per pressare la difesa avversaria e impedirgli di impostare con facilità durante la fase difensiva e contemporaneamente di partire dalla linea di centrocampo per la fase offensiva. Lui interpreta il ruolo affidatogli con un pizzico di fantasia, mancando il compito assegnatogli e mandando su tutte le furie il proprio allenatore. INDECISO!

 

CIAFFI: VOTO 5. I cambi nel finale sono spesso una delle armi degli architetti ma questa volta no. Entra in campo ma non in partita, non trovando né la via del gol ne quella dell'assist. Tocca pochi palloni e quelli che tocca non li gestisce adeguatamente. Non lo si può certo colpevolizzare per il risultato finale, ma il suo ritardo di condizione è evidente e al momento non è più utile di una banconota da cinquecentomilalire. IN RITARDO!

 

 

  1. PLACIDI: VOTO 5. Richiesto a gran voce da parte della frangia massonica più estremista, ecco che finalmente arriva la prima insufficienza stagionale della guida degli architetti. E’ costretto per cause di forza maggiore a rinunciare ad alcune pedine fondamentali, Tavaniello e D’Inverno su tutti. Ha però sulla coscienza questa volta parte di questo risultato adottando scelte poco felici e schierando la squadra con un modulo poco chiaro, di fatto:

- Sceglie come modulo il 4-4-1-1 pur se la propria squadra sembra giocare con il classico 4-2-3-1 di spallettiana memoria o al massimo 4-2-1-3, con giocatori che non svolgono il ruolo da lui assegnatogli, facendogli salire un’acidità di stomaco che manco una giornata al vino forum te la potrebbe creare;

- decide di non infoltisce la linea mediana per contrastare quella avversaria che già all’andata aveva travolto il centrocampo allora schierato per l’occasione e causato la “bruciatura” di alcuni giocatori che di lì in poi il campo lo hanno visto poco o per nulla;

- sceglie di schierare in porta Francinelli anziché Miranda, nonostante quest’ultimo stesse sfoderando buone prestazioni e comunque stesse tenendo inviolata la porta da qualche turno a questa parte, senza motivi lampanti. E’ vero che non ha colpe il portiere degli architetti, ma il detto cavallo che vince non si cambia a Morena non lo conoscono?

- I cambi da lui effettuati non incidono sull’andamento dell’incontro, anzi a tratti sembrano essere controproducenti (vedi la sostituzioni di Fiorini e Ridolfi, per un impalpabile Ciaffi e un evanescente Iannuzzi);

- schiera come centrale di difesa Cappelli al posto di Madonna, nonostante quest’ultimo avesse dimostrato di essere in palla e il professore fosse distratto dal conto salatissimo del meccanico per la rottura dell’automobile.

Ora lo attende una settimana di fuoco. Riuscirà il Comandante a preparare l’assalto al fortino dei geometri e a risollevare il morale della truppa dopo questo incidente di percorso? Nel dubbio intanto i suoi giocatori hanno comprato dalle acciaierie di terni uno stock di cinture di castità anali per il briefing di martedì sera, basteranno? Staremo a vedere. AVVELENATO!

 

 


17 GIORNATA - 21 TROFEO DEL PETROLIO Architetti Roma Calcio - ASD AFH 1:1

17 GIORNATA - 21 TROFEO DEL PETROLIO
Architetti Roma Calcio - ASD AFH 1:1
Reti Architetti Roma: Valerio Vallerotonda

 


Architetti Roma Calcio - Ingegneri Roma Calcio 5:0 - AICS ROMA CUP

RITORNO 4 DI FINALE - 5 AICS ROMA CUP
Architetti Roma Calcio - Ingegneri Roma Calcio 5:0
Reti Architetti Roma: Alberto Fiorini, Massimo Colasanto, Davide Iannuzzi, Matteo Porcelli, Francesco Allocca


IL PAGELLONE DEL PRESUNTUOSO – 16A GIORNATA

MIRANDA: VOTO 6. Partita diligente ma priva di particolari impegni per l’estremo difensore degli architetti che inanella l’ennesima partita positiva e priva di gol. Seppur poco impegnato si fa trovare pronto nelle uscite e soprattutto sull’unico tiro pericoloso della compagine Alitalia, un tiro all’angolo basso sinistro da parte del n. 9  avversario. Lui lo para con plasticità, strizzando l’occhio ai fotografi, lasciando lo 0 alla voce gol subiti anche se verrà ricordato più per l’accostamento della sua persona alla figura del nano ottomano combattente in piedi su uno sgabello. Lui non la prende bene e cerca di farsi giustizia da solo a suon di minacce.  IRRITATO!

D’INVERNO: VOTO 7. La partita è importantissima e lui si fa trovare pronto e concentrato, non rinunciando alle sue peculiarità, alternando chiusure puntuali a minacce di morte. Poche sbavature e tanta sostanza, comanda la linea difensiva con grande personalità ed esperienza. Ha un carattere burbero eppure ad ogni partita stringe nuove amicizie, ovunque va trova nuovi amici. Chiedere al n. 7 dell’Alitalia che viene ammansito a dovere già nel primo tempo, a suon di imbruttite e contrasti vigorosi, tanto da venirlo a salutare a fine partita cercandolo negli spogliatoi, cercando il suo perdono. DURO!

CAPPELLI: VOTO 6.5. Prestazione di sostanza da parte del Professore che quando viene schierato è garanzia di affidabilità, ancor più come centrale di difesa che è il ruolo che lui predilige. Il suo diretto avversario, ha forse la metà degli anni del prof. eppure la differenza in campo non si sente minimamente. Chiusure precise, anticipi e anche qualche bel calcione ben assestato è il programma giornaliero della lezione. SOLIDO!

VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 6. Forse non è nel suo miglior periodo dal punto di vista del rendimento, ma non dal punto di vista dell’impegno, infatti ci mette la solita abnegazione e il solito vigore. Soffre un po’ la manovra offensiva della propria squadra che si sviluppa principalmente sulla sinistra e che raramente gira il pallone anche sulla destra, relegandolo ai soli compiti difensivi e privandolo di gioiose discese. Inizia con qualche difficoltà ma cresce alla distanza, limitando le scorribande avversarie e giocando una partita accorta. TRASCURATO!

FEBBRARO: VOTO 7. Inizia così così sbagliando qualche appoggio e lancio e facendosi trovare fuori posizione in un paio di occasioni, costringendo D’Inverno agli straordinari. Poi cresce progressivamente, in particolare nella spinta offensiva e verso la fine del primo tempo fa l’assist del momentaneo 1-0 con un dribbling fulminante degno del miglior Denilson verdeoro, offrendo ad un ispirato Allocca l’assist al bacio che lui è bravissimo a concretizzare in rete girando dal limite. Il resto della sua partita è in crescendo, fino a che sulla sua fascia non si scorge più nessuno. CARIOCA!

TAVANIELLO: VOTO 5. Partita strana quella del centromediano degli architetti che non è in forma e soffre il centrocampo avversario più del dovuto. Un po’ per la presenza nello stesso ruolo di un centrocampista dalle caratteristiche simili, un po’ per la qualità del centrocampo dell’Alitalia, unica vera arma degli avversari. Il tutto condito da un caldo inspiegabile fuori stagione che lo fa sudare oltremodo, manco stesse dentro una sauna. Sta di fatto che non imposta come sa e sembra essere poco lucido nei momenti decisivi, tanto da costringere Mr. Placidi a chiedergli se ce la fa e a sostituirlo ad inizio secondo tempo alla prima occasione utile. SVUOTATO!

GAGLIOSTRO VOTO 6.5. Bello il suo discorso pre-partita, toccante, che qualcuno ha paragonato per profondità solo a quello di Steve Jobs agli studenti dell’Università di Stanford. Premiato con la fascia di capitano per l’assenza dovuta a squalifica del Porcellone nazionale, sente forse troppo l’onere della fascia non riuscendo a impostare come al solito, pestandosi i piedi più di una volta con il compagno di reparto Tavaniello. Quando però inizia a infuriare la battaglia e il clima in campo si fa incandescente gli sale il livello di nduja nel sangue ed esce fuori il Calabrese che è in lui: gomitate, minacce e imbruttite. Roba che Strootman a confronto sembrerebbe un chierichetto. Gli avversari se lo guardano perplessi anche perché non capiscono una sola parola di ciò che gli esce dalla bocca. MALAVITOSO!

ALFIERI: VOTO 6. Partita non semplice anche per il longilineo centrocampista degli architetti. Il primo tempo è battagliero ma trova pane per i suoi denti. Non è dinamico come al solito e anche la qualità dei palloni che tocca non è quella a cui ha abituato la squadra. Forse il  processo di ricrescita della barba è troppo lento e al momento non è né carne né pesce. SANSONE!

AMATO: VOTO 6. Viene inserito con l’ordinativo di spezzare le trame di gioco offensive e fare diga davanti alla difesa. Ha licenza di uccidere, manco fosse 007 e lui si dedica con passione al compito affidatogli, braccando gli avversari come fosse il lupo della steppa. PREDATORE!

LEONARDI: VOTO 6. Schierato al secondo tempo, entra nella fase calda del match, quando ormai le parole e le zampate volano alte come gli aquiloni. Gioca bene i palloni che gli capitano sebbene il match sia diventato più fisico che tecnico. Ha il grande merito di andare difendere il proprio compagno di squadra, mettendo a posto il n. 10 avversario, reo di aver attaccato senza un valido motivo il povero Busà accusandolo ingiustamente di avergli rifilato un calcio di troppo. Lui lo difende dicendo: “ma che te la prendi con un regazzino?”. Busà che anagraficamente segna almeno un pezzo da 30 sulla carta d’identità lo guarda perplesso ma con gli occhi che gli brillano mentre osserva estasiato il suo salvatore. SUPEREROE!

BUSA’: VOTO 6. Viene lanciato nel finale e pur mancando solo pochi minuti alla fine ci mette l’anima e pressa tutti quelli con la palla manco fosse un cucciolo al parco. Purtroppo viene frainteso e diventa vittima di bullismo da parte del n. 10 di Alitalia che gli acciacca i piedi in retromarcia, roba che neppure una pessima ballerina ci riuscirebbe. Per sua fortuna interviene super-Leonardi a difenderlo con tanto di bianco destriero. BAMBI!

IANNUZZI: VOTO 6.5. Entra nel secondo tempo e ha il merito di servire con un assist delizioso il pallone per il gol della sicurezza del 2-0. Si fa notare anche per un liscio clamoroso, nel tentativo di lanciare un proprio compagno in profondità, roba che difficilmente neppure nelle migliori balere della Romagna si vedrebbe. Nel complesso partita generosa, fatta di corsa, sacrificio e qualche passaggio d’esterno di troppo. Verrà sicuramente ricordato per il contributo dato durante il discorso pre-partita dell’amico Gagliostro, roba da Gianni e Pinotto. ORATORE!

VALLEROTONDA: VOTO 5. Quattro partite in 10 giorni sono tante per tutti e lui aveva già dato segnali di scarsa lucidità nella partita di coppa in cui era stato arginato senza troppi problemi da uno che, almeno dall’aspetto, sembrava più idoneo a giocare una partita di majong che una di pallone. L’effetto degli steroidi sta svanendo e lui nelle ultime due partite è tornato ad essere un giocatore spento, privo di idee e spunti di livello. Ha come diretto avversario un bimbo di 18 anni senza particolari qualità, eppure non lo salta quasi mai. Le azioni che fa non sono mai pulite e Mr. Placidi decide di sostituirlo a inizio secondo tempo preferendogli forze più fresche o persino una scrivania con tanto di sedia. IMMOBILE!

RIDOLFI: VOTO 5. Non ha il ritmo partita nelle gambe, eppure a fiato da vendere. Peccato che lo utilizzi per lamentarsi di tutto e di tutti piuttosto che correre: dei compagni che non gli danno la palla, degli scarpini troppo stretti, del caldo, degli avversari che lo maltrattano, dell’arbitro che non gli fischia nulla. Parla praticamente sempre sbuffando e sentenziando sugli errori altrui e sulle mancate opportunità. Gioca un primo tempo sbagliando molti appoggi e incartandosi in un dedalo di dribbling senza capo ne coda. Per ora tutti lo incoraggiano e lo spronano, aspettando che torni il giocatore ammirato in alcune partite, ma che per ora sembra uno strumento stonato in un’orchestra ben affiatata. TROMBONE!

ALLOCCA: VOTO 8. Sono settimane che il suo profilo facebook viene visitato da Irina Shayk che cerca di consolarsi dopo la rottura della love story con CR7, eppure lui rimane concentrato sull’obiettivo della settimana. Venerdì aveva contattato il gruppo per parlare di lavoro e aveva rimediato più prese per il culo lui che Valerio Scanu sui social. L’unica risposta sensata la ottiene da Febbraro, krumiro per abitudine e subappaltatore per vocazione che gli promette un APE scontato in caso di doppietta. Casualmente i due gol portano la sua firma. Tiro fulminante su assist dello stesso Febbraro al primo tempo e dribbling sul portiere in uscita per il secondo gol. Per il resto ottima partita fatta di corsa muscoli e colpi di testa. MERCENARIO!

CIAFFI: VOTO 6. Seconda apparizione del neo acquisto degli architetti che però non impressiona al pari della precedente uscita. Gioca una gara dignitosa senza acuti né   BOA!

PORCELLI JR.: 6. Entra nel secondo tempo e prova a dare il suo contributo. In parte ci riesce con accelerazioni e buone coperture, in parte non riesce a spingere come nelle ultime uscite. Nel complesso positivo. IN CRESCITA!

PLACIDI: VOTO 7. Voci di corridoio lo indicano come successore sulla panchina di Alitalia che vorrebbe allestire una squadra che possa puntare al titolo il prossimo anno. Si dice che gli abbiano anche promesso uno sconto del 30% sui voli nazionali e del 20% su quelli internazionali in partenza da Fiumicino. Lui però abita a due passi da Ciampino e se non gli includono le partenze da lì l’affare salta, staremo a vedere.

E’ forse la partita più difficile da preparare per il Generale degli architetti che già alla partita di andata ha dovuto lasciare punti preziosi contro l’agguerrita compagine verde dell’Alitalia calcio. L’Alitalia infatti naviga tranquilla verso una salvezza pressoché certa e rappresenta una variabile imprevedibile del campionato. Riesce a limitare il raggio d’azione del centrocampo degli avversari, unico vero punto di forza di questa squadra, con Tavaniello e Gagliostro, concentrando il proprio gioco offensivo sulle fasce, in particolare la sinistra, dove da direttive ai terzini di spingere forte offensivamente per creare la superiorità in quella porzione di campo. Le sue scelte lo premiano in particolare sull’azione del primo gol.

Una leggenda metropolitana dice che a fine partita Ezio Sella sia andato da lui chiedendogli un autografo e lui abbia risposto mi spiace mister ma so daaLazio. Sarà vero? IRRIDUCIBILE!


Architetti Roma Calcio - Alitalia 2:0

16 GIORNATA - 21 TROFEO DEL PETROLIO
Architetti Roma Calcio - Alitalia 2:0
Reti Architetti: Francesco Allocca (2)

 


Ingegneri Roma Calcio - Architetti Roma Calcio 0:2 - AICS ROMA CUP

ANDATA 4 DI FINALE - 5 AICS ROMA CUP
Ingegneri Roma Calcio - Architetti Roma Calcio 0:2
Reti Architetti Roma: Marco Ridolfi, Autorete


IL PAGELLONE DEL PRESUNTUOSO – 15A GIORNATA

MIRANDA: VOTO 6.5 Partita di normale amministrazione per l’estremo difensore degli architetti, poco impegnato per gran parte della partita. Buoni rinvii dal fondo che arrivano fino al centrocampo e oltre, alla faccia delle prese in giro di Mr. Placidi e compagni. E’ determinante sull’unica vera occasione della squadra avversaria, quando il n. 7 avversario viene lanciato a rete e tenta un pallonetto a tu per tu col portiere degli architetti, che invece di abboccare alla finta rimane reattivo in piedi e gli schiaccia in faccia il pallone con un movimento di braccia degno di un giocatore del NBA. GUARDIANO!
PORCELLI M.: VOTO 7 I clienti di giornata non spiccano né per simpatia né per lealtà sportiva, lui non abbocca alle provocazioni e si tiene costantemente concentrato sull’obiettivo 3 punti. Impareggiabile al solito sulle palle alte non concede spazio alle iniziative degli attaccanti avversari, anticipando con puntualità e pulendo l’area nelle rare situazioni di peridolo. Doveva farsi perdonare l’assenza ingiustificata per essere rimasto a casa a vedere Sassuolo – Roma martedì sera, beh diciamo che ci è riuscito anche se la fascia da capitano è una preda ambita e lui ha esaurito i bonus. DECISO!
MADONNA: VOTO 6. Entra in campo al posto di un nervosissimo D’Inverno, per evitare che la squadra degli architetti rimanga in 10 e per dare ancora più centimetri alla difesa, per porre fine all’unico tema offensivo dell’ADG, la palla lunga e pedalata. Come entra al centravanti avversario viene un quasi colpo, perché capisce che da lì i poi non ne prenderà più uno di testa (laddove prima l’avesse mai presa). Gioca una partita corretta e accorta con un’unica sbavatura che però grazie al reattivo Miranda non cambia l’andamento e le sorti della partita. CORRAZIERE!
D’INVERNO: VOTO 5. La partita è ad alto contenuto di nervosismo e lui decide di stemperare il clima buttando metaforicamente parlando, una tanica intera di benzina sul fuoco. I suoi modi bruschi sono rinomati, ma di solito trovano avversari intelligenti e che come si direbbe a Napoli, “tengono famiglia”, che di solito gli girano al largo e ne evitano addirittura lo sguardo. In questo caso trovapan per focaccia nei numeri 7 e 11 avversari, evidentemente avvezzi alle minacce e alle battaglie fisico-psicologiche. Ha un modo decisamente originale di festeggiare il gol del vantaggio siglato dal Valle, invece di abbracciare i compagni decide di abbracciare la faccia del 7 avversario con una cinquina che trasforma la partita in una corrida e che per mera fortuna non viene ravvisata dell’arbitro, che ne avrebbe sicuramente causato l’espulsione lasciando in 10 gli architetti in una partita fondamentale. Alla minaccia ricevuta “ti voglio vedere piangere” detta dal n.7 avversario lui sorride rispondendo “basta che mi costringimi a vedere la saga Twilight”. AVVELENATO!
VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 6. Inizia la partita sbagliando alcune palle semplici, un appoggio e una suolata che non trova il pallone e finisce in out. Cresce col passare dei minuti, raddoppiando le marcature e facendosi trovare pronto a qualche scorribanda sulla fascia destra. Per il resto gioca una partita ordinata, meno brillante del solito, ma pur sempre positiva. STAZIONARIO!
ROSSI PAOLO: VOTO 6. Partita di commiato per il terzino sinistro degli architetti con tanto di giro d’onore e ritiro della maglietta con tanto di numero, come si è soliti riservare agli eccellenti, con lui Baresi e Maldini. Entra nel secondo tempo in una sorta di staffetta metaforica con Febbraro che per look e numero d’imprechi ne ricorda le fattezze (che chi direbbe la fattanza). Lascia negli occhi di tutti l’immagine delle sue giocate ma soprattutto l’immagine delle sue ciappe mostrate fieramente al vento, prima di tasferirsi a Londra dove quelli del RIBA lo aspettano a braccia aperte nelle loro fila, forse non sapendo bene cosa gli aspetta. ONCE ARCHITECT, ARCHITECT FOR EVER!
FEBBRARO: VOTO 6.5. Prima dell’inizio della partita stringe la mano a Vallerotonda presentandosi con la speranza che stringendo amicizia gli passi almeno una volta il pallone ed è così. Almeno due cross su calcio d’angolo battuto corto tra i due. Si fa notare per un tunnel ai danni del giocatore più qualitativo degli avversari, che esegue come simbolo come per lanciare un messaggio di risposta a Mr Placidi che lo accusava di avergli tentato una busta in allenamento e lo aveva minacciato di gambizzarlo. Per il resto la solita partita accorta, fatta di buone giocate e qualche discesa sulla fascia che, come al solito diventa il deserto dei Tartari, e lui troneggia nel deserto. SOLITARIO!
TAVANIELLO: VOTO 6.5. Partita ordinata del faro degli architetti che per la serie “ubi maior minor cessat” (“dove c’è un maggiore il minore cessa” per chi non masticasse di locuzioni latine) si dedica più al lavoro sporco e a tenere la posizione piuttosto che dedicarsi all’impostazione e alle incursioni offensive. Ha conoscenti nella squadra avversaria ed essendo compagno di squadra e amico di D’Inverno, ha qualche imbarazzo nel “difendere” quest’ultimo nel parapiglia generale che ne segue dall’accusa abbastanza fondata di aver colpito a palla lontana un avversario reo di averlo provocato. Lui sfoggia tutta la sua diplomazia e lo difende alla Keanu Reeves in giacca e cravatta nel celebre film con Al Pacino. AVVOCATO DEL DIAVOLO!
GAGLIOSTRO VOTO 7.5. Mr. Placidi punta molto su questo ragazzo che ricorda un po’ Aquilani ai tempi della Roma. Da una parte per le caratteristiche tecniche del giocatore, elevate per il livello medio di questo campionato, dall’altra per le movenze lente ed eleganti, ma soprattutto per le sue caratteristiche fisiche che lo rendono fragile come una porcellana e che costringono spesso lontano dai campi per diverso tempo. Ottima comunque la sua partita, condita di giocate di alto fattura, tra cui l’assist con cui manda in gol per la seconda segnatura Vallerotonda, lancio di trenta metri a cambiare fronte di gioco, tanta roba. Le malelingue dicono che in realtà faccia finta essere infortunato e che si sia fatto fare il certificato medico dallo stesso medico di Knowankwo Kanu per permettersi di avere il venerdì sera libero, per poter fare le serate alcooliche di cui va tanto fiero e che a lui piacciono tanto. MALATO IMMAGINARIO!
ALFIERI: VOTO 6.5. La scorsa settimana si è presentato senza barba e nessuno l’ha salutato all’arrivo, non tanto per la delusione quanto per l’impossibilità di riconoscerlo. Per fortuna sta ricrescendo velocemente e questo ne permette l’individuazione in mezzo al campo e quindi di servirlo con puntualità. E’ l’organizzatore del gioco del centrocampo, non tanto nell’accezione di regista, quanto di sapiente pulitore di palle sporche e di geometrie, una sorta di Strootman per semplicità di gioco e intelligenza tattica, ma col fisico di un soffiatore di minestrine. Ha anche lui delle antipatie nella rosa avversaria per vecchie ruggini accumulate nel corso degli anni, ma per fortuna le trascura per rendersi utile alla squadra con umiltà e professionismo. LAVATRICE!
AMATO: VOTO 5.5. Nel finale di partita viene mandato in campo il Pitbull del centrocampo, il Medel degli architetti, il figlio di Zangief di Street Fighter, insomma il buon Antonio con la richiesta di mordere le caviglie avversarie e di pressare come un ossesso. Lui non riesce a interpretare il pensiero dell’allenatore riuscendo solo a concentrare su di se gli ultimi insulti rimasti in gola a Mr. Placidi, che lo accusa di non pressare a dovere e di arretrare eccessivamente il baricentro della squadra. INSULTATO!
BRUNETTI: VOTO SV. Entra nel secondo tempo e dopo pochi minuti di gioco deve arrendersi ad un infortunio muscolare. Ingiudicabile. A lui vanno gli auguri di pronta guarigione di tutta la squadra. INBOCCALLUPO!
VIGLIOTTI MICIONE: VOTO 7. Scontrosa, sgarbata, antipatica, battagliera. Quando la partita ha queste caratteristiche portate il Micio con voi. In un passaggio del De bello gallico di Cesare è scritto: “se devi incontrare un nemico mandagli un messaggero, se devi muovere guerra mandagli un micione”. Non solo batte e combatte, facendo ammonire mezza difesa buscando più calci della gamba di un fidanzatino sotto al tavolo alla prima cena i genitori di Lei, ma ha anche la lucidità e la qualità di servire splendidamente Vallerotonda sul filo del fuorigioco e servirgli l’assist per il gol del vantaggio. CONDOTTIERO!
VALLEROTONDA: VOTO 7.5. Lascia da parte le fiale di Febbraro che gli creano solo movimenti tellurici del basso ventre a favore di nandrolone ed Epo e i risultati migliorano decisamente (e grazie). Inizia la partita al suo solito, sembrando avulso dalla manovra e in giornata no, facendosi infilare e anticipare da uno che avrà quasi vent’anni più di lui e il decuplo dei capelli bianchi. Lui che è ragazzo educato e rispettoso gli cede sempre il passo e gli cede pure il posto a sedere sull’autobus. Poi quando il terzino avversario non lo ringrazia ci rimane male e decide di vendicarsi rovinandogli la giornata. In due occasioni infatti gli scappa e piazza un uno-due micidiale: tiro sul primo palo al primo tempo su lancio a tagliare del Micio nazionale e tiro incrociato sul secondo palo al secondo tempo su lancio sventagliato di Gagliostro. Decide l’incontro con due gol-sentenza ricevendo i complimenti perfino dal suo più accanito critico (Febbraro), con tanto di foto ricordo e costringendolo a dargli finalmente una votazione positiva. SENTENZA!
ALLOCCA: VOTO 6.5. Prima della partita ha al solito un bel da fare per firmare autografi, rilasciare interviste e fotografie ai fans accorsi al Comunale Cotral di via della Vasca navale. Entrato nello spogliatoio viene anche lui dopato a dovere da un Febbraro in versione pusher che gli rifila la stessa sbobba che da a Valle da un po’ di tempo. Il risultato è che è tarantolato e a tratti ha anche qualche tic. Ricorda per movenze e dopamina nel sangue Keita della Lazio, con un doppio passo degno del miglior Garrincha. Però tutta questa estrosità e dinamicità non viene messa sempre a servizio della squadra e a tratti diventa ridondante, a tratti un po’ irritante. Un po’ come i dribbling di Ridolfi che nonostante le serpentine in dribbling si ritrova quasi sempre allo stesso punto di partenza, manco stesse facendo il gioco dell’oca. Nel primo tempo sbaglia un paio di gol facili facili peccando di egoismo, nel secondo tempo invece si mette a disposizione dei compagni giocando una buona partita distribuendo un buon numero di palloni preziosi. IMBIZZARRITO!
CIAFFI: VOTO 6. Esordio stagionale per uno degli ultimi colpi del mercato di gennaio degli Architetti Roma Calcio. Giocatore d’esperienza del reparto offensivo ha di positivo un evidente conoscenza del gioco del calcio e di negativo una longeva amicizia con Ridolfi e Mr. Placidi. Non esattamente il miglior biglietto da visita. Entra e si da’ da fare mostrando buona visione di gioco e senso della posizione, quando però la partita ormai non sembra avere più tante emozioni da regalare. Nel complesso discrete sponde anche se gioca perlopiù trotterellando come Seedorf non cambiando mai di passo. BOA!
PORCELLI JR.: 6.5. Entra nel secondo tempo e gioca una partita diligente sfornando cross a ripetizione fino ad addirittura meritarsi l’onore di calciare un calcio d’angolo, proprio lui che a inizio stagione era stato additato più volte di indossasse gli scarpini al contrario. Migliora a vista d’occhio e sicuramente sarà una pedina preziosa per le prossime 4 partite in 10 giorni. IN CRESCITA!
MR. PLACIDI: VOTO 7. E’ costretto a preparare la partita in un clima difficile all’interno dello spogliatoio, dovendo far fronte alla loggia Massonica messa in piedi da Ridolfi e Co., in polemica aperta con l’allenatore e che può annoverare tra i propri tesserati diversi senatori del calibro di Fabiani, Fiorini, Rossi, uno dei Vigliotti, Cannone, Brunetti, metà di Vallerotonda, Leonardi, Miranda, Madonna e in ultimo il Porcello capitano. Inoltre deve anche tenere a freno un Gonzalo che segna a ripetizione in allenamento e chiede spazio in campo. Già negli allenamenti settimanali cerca di tenere alta la concentrazione della squadra, ricordando l’importanza del match, catechizzando il Capitano per aver saltato l’allenamento del martedì per futili motivi e chiedendo al resto della squadra di chiamare i compagni assenti dicendo loro di venirsi ad allenare nonostante abbia una presenza media di 23 giocatori, roba che neanche le squadre di Prima categoria ce l’hanno. La partita, ha pienamente ragione lui, è difficile nonostante il divario di punti in classifica e quindi predica attenzione e mette in guardia i giocatori sulla pericolosità inei campionati del mondo intero dei testacoda. Sceglie un undici iniziale ben assortito e ha il pregio di attirare su di se tutte le antipatie della squadra avversaria e azzeccando inoltre il timing della sostituzione a fino primo tempo del fidato d’Inverno prevenendone una probabilissima espulsione. Perde un po’ la bussola delle sostituzioni tanto che non si accorge di averle esaurite, costringendo un esausto Gagliostro a giocare tutta la partita. In ogni caso porta gli ennesimi 3 punti a casa, gongolando per la vittoria e godendo come un riccio per la perdita di terreno da parte dei geometri a casa della BNL, che lo portano solo soletto a +5 in vetta alla classifica, e lo avvicinano all’obiettivo stagionale.ARRAPATO!
LEONARDI: VOTO 10. Non gioca neppure un minuto, non tocca neppure un pallone, eppure è lui a fare la cosa più bella della giornata e a lui va il voto più alto della squadra. Bellissimo il gesto infatti nei confronti del compagno di squadra al momento dell’ultima sostituzione utile, quando cede il proprio posto a favore di Paolo Rossi, dandogli la possibilità di essere salutato dalla sua stessa tifoseria e compagni, che lo insultano e lo prendono in giro per tutto l’arco della partita proprio come piace a lui. Il gesto è un gesto profondo, che dimostra l’amore verso un compagno di squadra, che cede il passo con grande altruismo, proprio come l’amato antepone il bene dell’amata al proprio. GENTLEMAN!

ADG Calcio - Architetti Roma Calcio 0:2

15 GIORNATA - 21 TROFEO DEL PETROLIO
ADG Calcio - Architetti Roma Calcio 0:2
Reti Architetti Roma: Valerio Vallerotonda (2)

 


80° Minuto (XXI Edizione): Commento a caldo sulla Giornata 15A e 13B

Serie A

La BNL Telethon fa un grosso regalo agli Architetti (oltre che a se stessa), sconfiggendo a Grottaferrata i Geometri per 3-2 al termine di una partita tiratissima: regalo che viene sfruttato al massimo vista la vittoria degli Architetti sull'ADG Calcio per 2-0. Stesso risultato, 2-0, della Telecom a Giardinetti contro l'Akrosport Santa Palomba. risultato che permette l'aggancio dei Geometri al secondo posto. Al quarto posto, piccolo passo in avanti dei Vigili del Fuoco, che chiudono 2-2 un bel match con Alitalia Calcio. Al quinto posto, clamoroso tonfo casalingo del Circolo Unicredit che crolla 0-4 al cospetto dei Commercialisti Roma, risultato che inguaia ufficialmente l'AFH Calcio sconfitto in casa dagli Ingegneri Roma Calcio (1-3) che salgono cosi a 17 punti.

Serie B

Il risultato che non ti aspetti, che compromette forse definitivamente il cammino di una delle contendenti più accreditate alla promozione in Serie A: lo Sporting Utd, dopo un primo tempo chiuso sul 3-0 su Zètema, preludio di una goleada, finisce per ripetere l'incredibile, rocambolesco, epilogo di 2 settimane fa con gli Ingegneri Roma 3 ed esce sconfitta 4-3. Le avversarie dirette non riescono ancora a credere a questo incredibile Harakiri, e ne approfittano per allungare: la capolista Radio Taxi espugna il Tobia sconfiggendo 3-1 Capital FC e spegnendo le ultime velleità di promozione, cullate dopo la bella striscia di vittorie dei ragazzi di Mister Bucci, gli Ingegneri Roma 3 regolano con un secco 2-0 i cugini della Capitolina nel derby dell'Atletico 2000, e l'ADS non sbaglia la sua gara contro IBM United, chiudendo il match sul 3-0. Al quinto posto la FAO passa 4-1 a Pomezia con la Bridgestone TCE e acciuffa gli Ingegneri Roma 1 (1-1 con Colli Portuensi all'Urbetevere) e la Mediaset (2-2 al Tre Fontane con gli ALOA Gunners). Continua, purtroppo, il periodo nero della Dinamo Ostia che non riesce più a vincere: al Pescatori Ostia, infatti, gli Amatori Agip passano 2-1, tallonando ad un punto (ora ne hanno 17) proprio la Dinamo, rimasta a 18 punti. Sempre a 17 punti gli Avvocati, di misura sulla Ethio Roma: 2-1 il finale allo Spes Montesacro.