IL PAGELLONE DEL PRESUNTUOSO – 13a GIORNATA

FRANCINELLI: VOTO 6 (politico). In settimana aveva guardato i filmati di Ballotta. In una partita in cui non riceve neppure un tiro sente la necessità di comprarsi del pop-corn e impostare con i piedi improvvisandosi libero aggiunto ma con scarsi risultati. Sarebbe meglio se riguardasse i filmati. SPETTATORE!

 

PORCELLI M.: VOTO 6.5 Agli allenamenti del martedì e del giovedì sembra non reggersi in piedi manco avesse l’influenza. Mr. Placidi lo catechizza tutta la settimana, predicando attenzione ma soprattutto di smettere di guardare i filmati di Bonucci e di evitare di impostare portando palla da ultimo uomo. Lui obbedisce e si guarda quelli di Lothar Mattaus. Imbattibile al solito sulle palle alte, va vicino al gol in almeno due occasioni. La prima sugli sviluppi di un corner quando gira di testa un pallone vagante in area di rigore, la seconda concludendo debolmente uno scambio uno due dopo una bella discesa, da posizione favorevolissima. SPRECONE!

 

D’INVERNO: VOTO 6.5. Bene in fase difensiva, contro un avversario modesto che gli gira al largo con timore reverenziale, impaurito dai segni che gli vengono mostrati da Ridolfi e Alfieri nel pre-partita, roba che manco il morso di uno squalo li lascerebbe. Annoiato cerca fortuna in fase offensiva, provando il colpaccio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colpendo da pochi passi ma da posizione molto defilata. Purtroppo dimentica di avere indossato gli scarpini con tutte le scatole e colpisce da vero difensore, roba da “Mai dire gol” nella rubrica “questo lo segnavo anch’io”, dando però la colpa a Tavaniello, reo di avergli crossato male il pallone. IN-COLPEVOLE!

 

AMATO: VOTO 5.5. Entra nel secondo tempo a partita in corso ed è l’unica nota stonata della sinfonia degli architetti. Al pari di Vigliotti Micione sembra soffrire le partite contro avversari molto modesti in cui più che l’aggressività e gli scontri mortali conta la tecnica individuale e la manovra corale. Poco partecipe all’impostazione e poco incisivo in termini di apporto alla squadra, risulta uno dei pochi sotto la sufficienza oltre ad essere l’unico in campo ad essere infestato da un organismo di origine sconosciuta sulla guancia che nemmeno ne “la cosa” di John Carpenter si era mai vista e che lui ha battezzato simpaticamente Bob. ALIENATO!

 

MADONNA: VOTO 6. Finalmente una prestazione positiva della giraffa. Schierato nella seconda metà del secondo tempo come terzino destro, si distingue per le chiusure tempestive e per un buon senso della posizione. L'avversario non è di certo irresistibile, ma Francesco sembra più a suo agio nel ruolo di esterno difensivo che da centrale. Che Mr. Placidi gli abbia finalmente trovato la sua vera vocazione? In ogni caso ha una rimessa laterale degna del miglior John Arne Riise. CATAPULTA!

 

CAPPELLI: VOTO 6.5. La duttilità di questo giocatore è risaputa e quando Mr. Placidi lo lancia dal primo minuto preferendolo a Vigliotti Mommo reo di aver subito un calo nelle ultime prestazioni, il risultato finale sembra essere scontato, e infatti lo è. Solita partita ordinata del professore che entra in campo con la ventiquattrore in mano ed esce al solito tra gli applausi di tutta la classe. GARANZIA!

 

VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 7. Entra nel secondo tempo con tanta voglia di fare e grande dinamismo. La panchina gli sta stretta e quando entra sembra l'apertura del cancello del toro ad un rodeo texano. Corre salta sbuffa scalcia. In un impeto di atletismo travolge il povero Febbraro rinviandolo di testa assieme al pallone dicendogli:"Febbra' quando salto di testa levate di mezzo che t'ammazzo". Il mister lo schiera come interno di centrocampo cambiandogli di ruolo, lui che nasce come terzino destro naturale, il risultato? Sembra di rivedere Zanetti ai tempi di Mourinho. JAVIER!

 

FEBBRARO: VOTO 7. Una famosa pubblicità dice: ti piace vincere facile. In effetti sulla sua fascia non trova opposizione degna di questo nome. Un po' per merito suo, un po' demerito degli avversari. Sulla corsia di sinistra si alternano infatti al primo tempo Baglioni, che si arrende chiedendo il cambio alla terza pallonata sul viso e al secondo tempo il Cavaliere delle Cipolle, alias Sr. Davos Seaworth della serie Games of Trones: un po' poco per il più presuntuoso degli architetti. Verrà ricordato per il meglio e il peggio visto in partita. Il peggio, una punizione al primo tempo calciata talmente male da non riuscire neppure ad alzare il pallone dal terreno, roba che manco alle partite dei pulcini. Il meglio, un tiro al volo da fuori area di mezzo collo esterno che fa tremare la traversa e tutta la panchina che già immaginava quanto avrebbe tessuto le lodi di quel gesto atletico se solo avesse avuto più fortuna. ORBUS IN TERRA CAECORUM!

 

TAVANIELLO: VOTO 8. Il modulo di mister Placidi che prevede l'allargamento degli interni di centrocampo sembra valorizzare le sue doti di centromediano metodista, ponendolo come fulcro del gioco che lui dirige con grande scioltezza e senso della geometria. Gioca una partita bellissima che sembra Pirlo in giornata di grazia, condita di giocate perfette eseguite con assoluta naturalezza a uno-due tocchi massimo sbagliando praticamente nulla. Con lui in cabina di regia in questo stato di forma tanta roba. FELLINI!

 

COLASANTO: VOTO 6. Con la prestazione contro Unicredit si è guadagnato la conferma, premiata con la titolarità contro i commercialisti. Giovedì non aveva impressionato particolarmente per la precisione sotto porta durante l'esecuzione degli schemi e aveva creato qualche dubbio amletico al mister. In partita fa il suo, muovendosi bene ma mancando a volte di lucidità, nel tentativo di assimilare i movimenti studiati dallo stratega Placidi per mettere in crisi le squadre avversarie. Gioca una partita tutto sommato dignitosa con alti e bassi comunque meritando la sufficienza. CONFERMATO!

 

LEONARDI: VOTO 6. Il centrocampo è affollato e le occasioni per mettersi in mostra ormai si contano sulle dita di una mano. Queste sono le partite in cui ci vogliono piedi buoni e visione di gioco e forse lui avrebbe meritato di giocare di più. Mr. Placidi non è dello stesso avviso e vista la giornata di grazia di Tavaniello lo relega in panchina per gran parte dell’incontro. Quando entra fa il suo meritando la sufficienza. DA RIVEDERE!

 

ALFIERI: VOTO 7. Ennesima buona prestazione del mediano degli architetti, prezioso tanto come rifinitore quanto come finalizzatore. Belli sia un tiro dal limite dell’area a incrociare nel primo tempo su assist di Febbraro che viene miracolosamente parato dall'estremo difensore avversario quando tutti già gridavano al gol, sia un tiro al secondo tempo che purtroppo subisce la stessa ingiusta sorte del primo. Mr. Placidi sa di poter contare su un ottimo elemento nel proprio scacchiere, che condisce le partite con giocate deliziose e spunti di classe. ALFIERE!

 

IANNUZZI: VOTO 6. Esordio stagionale per il piccolo centrocampista degli architetti, oggetto misterioso del mercato di gennaio che a detta di qualcuno per struttura fisica, movenze e senso tattico potrebbe essere paragonato a Florenzi, a detta di altri a una zecca del Villaggio globale del quartiere Testaccio o al figlio segreto di Gianni Morandi. Comunque, schierato come interno sinistro di centrocampo nel secondo tempo, davanti a un Febbraro che trascorre metà del tempo a chiedere a Mr. Placidi chi diamine sia. I due infatti si conoscono poco e hanno trascorso più tempo a tavola insieme che in campo. Il risultato è che dialogano poco e finiscono per non passarsi mai il pallone, roba che manco con Valle normalmente accadrebbe. Si fa notare per 3 lanci consecutivi d’esterno, proibiti per editto Placidense ma che lui sfoggia noncurante delle minacce di morte che riceve dallo stesso mister, e che gli costano la perdita l’uso dell’alluce, ritrovandoselo a fine partita gonfio come un pallone. ETA – BETA!

 

VIGLIOTTI MICIONE: VOTO 6. Per alcuni versi ricorda Mattia Destro. Quando infuria la battaglia è lì che si batte come un ossesso, trascinando la squadra e facendosi trovare come punto di riferimento. Quando però c'è da lavorar più di fioretto che di spada sembra perdere quella brillantezza. Non gioca esattamente la sua miglior partita. Si da da fare parecchio e prende anche qualche bella randellata ma spesso non trova la qualità nell'esecuzione finale perdendosi sul più bello. ARRAFFONE!

 

VALLEROTONDA: VOTO 6.5. Ritorna finalmente il Valle che uno si aspetta. Bisogna dire che l'avversario non è il Real Madrid dei galacticos, ma quella di Valerio è una buona partita fatta di pregevoli giocate e qualche buon cross. Viene contrastato al primo tempo da Mario Yepes sul viale del tramonto, che trascorre la metà del tempo a marcarlo, e la seconda metà a compilare la domanda per il prepensionamento anticipato. Ottimo il cross assist con cui serve Fiorini nel primo tempo per aprire le marcature. REDIVIVO!

 

FIORINI: VOTO 7,5. Con Allocca assente per squalifica, Valle esterno alto e Ridolfi relegato in panchina a litigare con Mr. Placidi, tocca a lui e Vigliotti finalizzare le azioni create dalla mediana. Ha l'occasione ghiotta di staccare AF24 dal podio dei capocannonieri e non se lascia sfuggire. Primo gol nei primi minuti da rapinatore vero e secondo gol di pallonetto su uscita disperata del portiere avversario. Doppietta d'autore alla Dario Hubner e tutti lì ad abbracciarsi, manco fosse il family day. Da rivedere assolutamente però la scelta dell'esultanza sul secondo gol che purtroppo per lui lo renderà sicuramente protagonista di numerosi fake. BOMBER!

 

RIDOLFI VOTO: 6.5. Bacchettato durante l’allenamento di rifinitura del giovedì sera da un Placidi inviperito dal suo atteggiamento indolente, è chiamato al riscatto per trovare posto in un reparto sovraffollato e che ultimamente sembra poter far a meno del Maradona degli Infissi. Entra in campo nel secondo tempo con tanta voglia di fare e molte energie, con guizzi importanti che mettono in crisi la difesa ultrasessantenne dei commercialisti. Guadagna un calcio di punizione dal limite con una splendida serpentina, ma poi lo calcia male vanificando quanto di bello creato. Nel complesso bene. IN CRESCITA!

PORCELLI JR.: 6.5. Entra nel finale di partita con tanta benzina in corpo e voglia di fare. L'avversario, un terzino vecchio stampo che avrà il doppio dei suoi anni, capisce che ha un'unica possibilità di arginarlo, intimorendolo a suon di minacce e randellate. Lui che ha l'incoscienza tipica della gioventù lo irride al primo contrasto, trasformandolo in un vampiro assettato di sangue, il suo. Fortunatamente per lui l'avversario ha la dentiera attaccata con polident e non i canini appuntiti di Nosferatu e quindi, le rare volte che riesce a prenderlo, lo morde poco e male. IRRIVERENTE!

 

PLACIDI: VOTO 6.5. Tenta in tutti i modi durante la settimana di tenere alta la concentrazione della squadra, sciorinando storie fantasiose circa l’insormontabilità della difesa dei commercialisti, inventando statistiche improbabili, roba che neppure il premier Renzi in un’intervista sull’occupazione in Italia post Jobs act direbbe e millantando un improbabile premio messo in palio da Telecom in caso di vittoria o pareggio da parte dei commercialisti. In ogni caso la squadra fa finta di credergli ed entra in campo compatta e determinata, giocando una buona partita fatta di diverse occasioni da gol e colpendo ben tre legni. Lui come al solito vive il match come una finale, non rilassandosi quasi mai e sgolandosi dalla panchina per gran parte del tempo, interrompendo le urla solo per battibeccare in panchina con Ridolfi o per ridere sotto i baffi per aver trovato l’ennesimo sosia tra avversario in campo. Vince l’ennesima partita, mantenendo l’imbattibilità stagionale e allungando la striscia positiva, gongolando per la sua squadra che oramai lo segue ciecamente, anche se aspetta ancora il premio partita promesso. BUGIARDO BUGIARDO!


IL PAGELLONE DEL PRESUNTUOSO – 12a GIORNATA

FRANCINELLI: VOTO 6.5 Si fa trovare pronto sulle poche azioni a rete costruite dalla squadra avversaria. Una punizione dalla distanza e un tentativo da fuori area non possono di certo impensierire più di tanto il rodato estremo difensore degli architetti, sugli scudi durante tutta la settimana. Sale alla ribalta più per il tempo che trascorre a terra dolorante dopo le entrate in netto ritardo degli avversari che per le parate effettuate. Nel primo tempo e nel secondo viene infatti caricato dai fratelli Sinke appena scesi dall'Amistad, che pur se platealmente in ritardo non arrestano la propria corsa e franano rovinosamente sull'estremo difensore degli architetti. Lui sfrutta a pieno le occasioni riuscendo a far perdere tra i 10 e i 15 minuti di gioco e di fatto accorciando la durata dell'incontro a favore dei compagni, dando finalmente un senso al corso teatrale scuola partenopea che sta seguendo assieme ad Allocca. ATTORE!

 

PORCELLI M.: VOTO 6.5 Centrale difensivo con licenza del gol, ha nel primo tempo un'occasione colossale per portare in vantaggio la propria squadra quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla tre-quarti, si libera bene dalla marcatura avversaria colpisce ma colpisce di testa chiudendo occhi manco stesse spegnendo le candeline di una torta di compleanno, mandando alto da posizione più che favorevole e ricevendo più insulti di un deputato grillino alla festa dell'Unità. Ingaggia un duello personale fatto di sportellate con il centravanti avversario, un carrozziere che ha il doppio dei suoi anni e il triplo dei kili e la metà dei suoi capelli, vincendo si ai punti ma non riuscendo quasi mai a resistere alla tentazione di fargli fallo. IRRUENTO!

 

MADONNA: VOTO 6. Tenuto lontano dai campi per diverse ragioni (prima infortunio, poi vacanza, poi ritiro spirituale) viene gettato nella mischia per scelta tecnica in una delle partite crocevia della stagione. Mr. Placidi sa che la partita sarà probabilmente ad alto coefficiente aereo e decide di schierare una formazione dei corrazzieri, escludendo automaticamente chiunque sia sotto il metro e settanta, roba che manco durante le selezioni di una sfilata di alta moda maschile. Qualche ripensamento nella scelta lo crea quando cerca di imitare Del Piero in un lontano derby Torino-Juve tentando di portarsi la palla in avanti con il tacco andando a vuoto clamorosamente e aprendo un contropiede che avrebbe potuto compromettere irrimediabilmente la partita e, conoscendo Mr Placidi, anche il suo futuro calcistico. Per il resto gioca una partita ordinata fatta di giocate semplici ed efficaci. Da dimenticare una punizione dal limite tirata con le tre-dita che supera si la barriera, ma anche il portiere, la porta, la recinzione, i palazzi circostanti, il quartiere di Fonte Meravigliosa e il Grande Raccordo Anulare. S-GRAZIATO!

 

CAPPELLI: VOTO 6.5. Ennesima prestazione diligente da parte del professore. Preferito ad un Vigliotti apparso opaco nell'ultima uscita contro la Telecom si ritrova a dover affrontare come avversario uno dei fratelli Asamoah, con caratteristiche calcistiche dinamiche e che nei primi minuti gli da del filo da torcere. Il professore non si scompone si mette in trincea, aspettando il momento giusto per sferrare le controffensive. Nel primo tempo finisce in parità lo scontro. Nel secondo tempo il professore gli prende le misure, tecniche e fisiche annullandolo tatticamente con anticipi tempestivi e puntuali e annullandolo psicologicamente quando, approfittando di una pausa di gioco, gli mostra la propria fettuccia e dimostrandogli che l'uccello più grosso è il suo e che addirittura è pure più nero. Parimpampu ecco che Asamoah non c'é più. DOMATORE!

 

VIGLIOTTI: VOTO 6. Entra nel finale di partita al posto di Cappelli con la stessa voglia di un bambino all'entrata di un parco giochi. Corre salta combatte e crossa. VOGLIOSO!

 

FEBBRARO: VOTO 6.5. Chiamato a riscattare la brutta prestazione del sabato precedente, si impone sulla fascia con autorità. In realtà non trova proprio opposizione sulla propria fascia di competenza, più per mancanza di un avversario che per proprie qualità. Mr. Placidi gli schiera Micione, un attaccante, come esterno alto di un finto 4-5-1 e lui capisce che dovrà dedicarsi più alla fase difensiva che a quella offensiva. Per sua fortuna la fascia sinistra invece è per lunghi tratti una landa desolata priva di forme di vita intelligenti e lui si può permettere un pomeriggio tranquillo di normale amministrazione, con tanto di drink con l'ombrellino manco stesse in vacanza. RILASSATO!

 

TAVANIELLO: VOTO 7. Da quando è rientrato in squadra é diventato insostituibile. Mr Placidi gli ha affidato da tempo le redini del centrocampo e lui le tiene salde nelle sue mani con autorevolezza, trascinando la squadra nei momenti difficili e ponendosi come fonte di gioco inesauribile. Fa più lanci lui in una partita che un parà della Folgore durante la naia, innescando le scorribande del terribile tridente d'attacco degli architetti che corre all'impazzata all'arrembaggio quando lui ha la palla tra i piedi. Si autoproclama tiratore di tutto, dalle punizioni dal limite, a quelle a centrocampo fino alle rimesse dal fondo del portiere, risultando a tratti un po' invadente. Ogni tanto pecca di precisione danneggiando qualche automobile nel parcheggio, ma nel complesso la mira non gli manca. QUARTERBACK!

 

DE SANTIS VOTO 6.5. Mr. Placidi punta molto su questo ragazzo che per caratteristiche fisiche e conto in banca ricorda Paul Pogba. Lo schiera titolare come interno sinistro di centrocampo, per dare centimetri di altezza al centrocampo in una partita in cui la palla verrà giocata più in aria che a terra. Ha come diretto avversario l'altro Asamoah, quello ancora più stronzo dell'altro, che lo sfida alla gara delle randellate e che la gamba (una delle 3 n.d.r.) non la toglie mai. Gioca una partita tutto cuore e polmoni, buttandosi a capofitto nella lotta finché deve purtroppo lasciare il campo anzitempo sul finire della prima frazione di gioco, causa un contrasto durissimo ai limiti del regolamento, con il centrocampista avversario. A lui va un grandissimo in bocca al lupo da parte di tutti e l'augurio di rivederlo presto in campo a lottare col resto alla squadra. EROICO!

 

COLASANTO: VOTO 7. Lo si vede da settimane che è entrato in forma: corre, salta, contrasta, imposta. Si allena con lo stesso impegno e spirito di un adolescente pur avendo quasi 10 lustri. Entra nel secondo tempo per rinvigorire il centrocampo, giocando una partita di grande sostanza e qualità. E’ su tutti palloni e con lui la linea mediana acquista dinamismo ed esperienza. Diciamoci la verità, questo giocatore invece di invecchiare ringiovanisce manco fosse Dorian Gray. PETER PAN!

 

ALFIERI: VOTO 7. Inizia la stagione come esterno di centrocampo, con ottimi risultati, siglando diversi gol di cui alcuni molto pesanti. Successivamente per caratteristiche tecniche, eccellente tecnica personale e buona visione di gioco, e necessità di organico viene impiegato da Mr. Placidi come interno di centrocampo con risultati addirittura migliori dei precedenti. E' un sapiente rifinitore, che si trasforma da diamante grezzo a gemma preziosa nello scrigno degli architetti quando gioca a 2 tocchi ed evita di specchiarsi come Vanitoso dei Puffi. Sopraffino il tocco con cui assiste AF24 eludendo il fuorigioco avversario e mettendo a tu per tu con il portiere il compagno di squadra. Facendo le dovute proporzioni ha i piedi di Pirlo e la faccia da pirla. REGISTA!

 

VIGLIOTTI MICIONE: VOTO 6. Esuberante come sempre si batte come un leone però con meno ordine e meno risultati del solito. Il suo diretto avversario trascorre gran parte del tempo a raccogliere il libretto della pensione e lui mosso a compassione non lo affronta con la dovuta aggressività e lo aiuta ad attraversare gli incroci stradali, tanto da costringere il presuntuoso Febbraro nell'intervallo a prenderlo da una parte e chiedergli "ma ti sei accorto che quello che ti marca è una pippa? Prendine consapevolezza e spianalo". Nel complesso si da' da fare ma senza pungere come ci si aspetterebbe dopo i risultati delle ultime uscite. Non per giustificarlo ma qualche attenuante gli va data poiché per l'occasione Mr. Placidi lo schiera esterno di sinistra di fatto spostandolo "fuoriruolo" , preferendogli l'esperto Fiorini deposto sull'altare del sacrificio per placare l'ira dei centrali avversari. Dopotutto pensandoci bene forse Micione dovrebbe quasi quasi ringraziarlo. MISERICORDIOSO!

 

VALLEROTONDA: VOTO 6. Febbraro stufo di vedergli assumere sostanze rinvigorenti prive di effetti gli porta una dose del suo tonico da battaglia. In realtà trattasi di acqua sporca marrone scarto di lavorazione della lavanda delle lenticchie del venerdì sera. Si spera nell’effetto placebo. Entra a metà del secondo tempo quando la partita assomiglia più alla mattanza dei tonni che a una partita di pallone. Zampate vengono elargite con la stessa facilità di un “like” su Facebook e lui è preso nella morsa di due aguzzini che nel giro di 20 minuti gli rifilano almeno una dozzina di calci ben assestati. Lui incassa e fa rifiatare la squadra a suon di punizioni rimediate. Ha sul suo piede migliore (come se ne avesse uno ndr.) una palla facile facile dentro l’area per siglare una rete preziosa, ma per eccesso di altruismo preferisce passarla ad un compagno in posizione defilata e per giunta con scarsa precisione. Indimenticabile il sombrero che riesce a farsi fare un da uno che gioca seduto su una sedia e pesa 90 kg. IN RIPRESA!

 

FIORINI: VOTO 7,5. Come dice il detto inglese: "When the going gets tough, the tough gets going" ovvero per chi non mastica albionese, "quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare". Mr. Placidi gli chiede di fare il difensore in attacco, marcando a uomo il centrale avversario, fonte principale del gioco dei banchieri. La partita è maschia dai primi minuti. I difensori Unicredit sono scesi in campo con guantoni e paradenti ed Alberto capisce da subito che ci vorrà tutta la sua esperienza per uscire incolume da quella macelleria. Si mette all'angolo e incassa, come un pugile navigato, dalle botte agli insulti, dalle minacce alle vessazioni, riuscendo ad irretire il centrale Unicredit, un peso massimo di 100 Kg, che non lo prende quasi mai e non può che fermarlo se non con le cattive. A lui va buona parte del merito della vittoria degli architetti, perché è grazie a lui che il panzer avversario perdere le staffe e lo scalcia senza riguardi a palla ormai passata guadagnando anzitempo gli spogliatoi e mettendo in automatico la parola fine sull'incontro. Per noi quest' Alberto è proprio un duro a morire. BRUCE WILLIS!

 

ALLOCCA: VOTO 8. E' il più paparazzato degli architetti e quello con più followers sui social. Il suo profilo instangram è già il più cliccato del 2016 e la rivista Sports illustrated lo ha scelto come uomo copertina del mese di Gennaio. Aurelio de Laurentiis ha dichiarato che in caso di scudetto del Napoli lo comprerà nel mercato di Agosto per aprire un ciclo. Il tridente d'attacco Allocca - Higuain -Insigne già fa sognare tutti i tifosi partenopei, soprattutto il pubblico femminile ("e femmene"). Lui che è professionista vero non si lascia distrarre dalle voci di mercato e sfodera l'ennesima prestazione superlativa, raggiungendo Fiorini Alberto nell'Olimpo dei Bomber della squadra con 6 reti e decidendo con una doppietta pesantissima un incontro fondamentale per il proseguo del cammino degli architetti. E' fortunato nel primo tempo quando trova una deviazione vincente sul proprio calcio di punizione, che spiazza il portiere e porta in vantaggio la squadra. E' abile invece quando, su pregevole passaggio in profondità di un Alfieri in versione assistman, scatta sul filo del fuorigioco ed anticipa il portiere avversario in uscita, chiudendo definitivamente la partita. Mr. Placidi lo toglie nel finale per regalargli la standing ovation e lasciargli il tempo di firmare qualche autografo ai fans . DIVO!

 

FALCHETTI: VOTO 6. Mister Placidi gli chiede di muoversi su tutto il fronte offensivo e usare un deodorante al Ph neutro. Lui lo ascolta con attenzione ma poi fa di testa sua comprando un rimedio naturale a base di limone ed alcool. Il risultato? Quando lui è in campo sembra aumentare il peso offensivo e sembra di veder correre una bottiglia di Limoncé. Pregevole un suo slalom tra gli avversari, degno del miglior Alberto Tomba che però invece di portarlo più vicino alla porta avversaria lo conduce praticamente a ridosso della propria linea difensiva. Entra nel finale di partita non appena arriva al campo i paramedici per un Fiorini frollato a dovere, lui ci rimane male perché vorrebbe ricostituire la coppia temibilissima dei "gemelli del goal". ARBRE MAGIQUE!

 

PORCELLI JR E LEONARDI.: 6. Entrano nel finale, troppo poco il minutaggio per poter incidere sull'andamento gara, ma preziosi per mettere minuti nelle gambe e sentirsi parte integrante della vittoria. Fanno rifiatare i compagni e si prendono la propria dose di calci, permettendo inoltre a Mr. Placidi di far scorrere del tempo prezioso e portare a casa i 3 punti meritati.

 

EMPLER, FABIANI, ROSSI, E TUTTI I TIFOSI IN TRIBUNA VOTO: 10. Si allenano pur in non perfette condizioni stringendo i denti. Seguono tutte le partite della squadra, in casa e in trasferta, tenendo alto il morale, sacrificando tutti i sabato mattina e rischiando che i propri figli chiamino papà il lattaio e che le proprie mogli chiedano divorzio ed alimenti. Supportano moralmente la squadra e si prodigano con il materiale. Si cambiano a fine primo tempo con 4 gradi centigradi di temperatura outdoor solo aumentare le soluzioni di Mr. Placidi. Fanno gesti irriverendi a fine partita (vedi T.Empler) per suggellare il risultato acquisito. Creano diversivi ed espedienti su richiesta, vedi l'invasione canina contro Telecom e la sit-com con il mister di AFH. IMPAGABILI E INSOSTITUIBILI!!

 

PLACIDI: VOTO 8. Occorre dare a Cesare quel ch’è di Cesare. Se era fuori di ogni ragionevole dubbio che il precedente pareggio con la Telecom era in buona parte imputabile alle sue scelte iniziali, è altrettanto innegabile che questa vittoria ha molto del suo. La sua infatti è una partita a scacchi sapientemente giocata dall’inizio alla fine degna del miglior stratega infatti:

  1. sceglie coraggiosamente di tenere fuori dall’11 iniziale alcuni dei giocatori da lui più impiegati: Vigliotti, Vallerotonda, Ridolfi solo per citarne alcuni, che mentre infuria la battaglia gli vandalizzano la Mini cooper e gli revocano l'amicizia su Facebook;
  2. inserisce coraggiosamente nell’11 titolare giocatori che non avevano avuto molto spazio e giocatori che non erano schierati titolari da un bel pezzo di stagione: Madonna e De Santis su tutti, spiazzando pronostici e bookmakers;
  3. sceglie modulo tattico ed interpreti principali modellandole sulla caratteristiche dell’avversario: un 4-3-3 camuffato da 4-5-1 camaleontico, irrobustendo la linea mediana;
  4. blocca la fonte di gioco avversaria sacrificando il Bomber Fiorini in marcatura a uomo sul loro centrale difensivo, rischiandone incolumità e carriera;
  5. sceglie i titolari sulla base dell’altezza dei giocatori per intercettare i lunghi lanci e dominare il gioco aereo avversario, facendo piangere il piccolo Ridolfi reo di aver sviluppato troppo poco endocrinologicamente parlando durante l'adolescenza;
  6. innervosisce la squadra avversaria protestando su ogni decisione arbitrale attirando su di se tutti gli insulti e le attenzioni come suggerisce il capitolo primo paragrafo 1 del libro di Josè Muorinho, rischiando il linciaggio e la castità anale;
  7. rilascia dichiarazioni mendaci sulla solidità finanziaria della banca Unicredit, procurando un crack finanziario e paura nei correntisti che manco la grande depressione del 1929 aveva potuto;
  8. chiude immediatamente il proprio conto corrente “My genius” di Unicredit aprendo un conto giovani in bancoposta presentando mendaci documenti anagrafici, fregandosene altamente dei reati penali di falso ideologico e materiale.

Insomma con un Placidi così in forma la nave degli architetti può veleggiare nel mare del torneo diritta verso la meta. COMMODORO!


IL PAGELLONE DEL PRESUNTUOSO - 11 GIORNATA

IL PAGELLONE
MIRANDA: VOTO 6. Si guadagna la titolarità in uno dei match più importanti della stagione a suon di prestazioni di livello. Inizia così così, un po' come il resto della squadra, bloccando un paio di palle alte facili facili con la stessa tranquillità di una donna che parcheggia un Suv, procurando i primi solleciti ai bypass di Mr. Placidi. I suoi deboli rinvii non arrivano neppure alla fine dell'area di rigore, manco fossero calciati da un portiere dei pulcini. In una delle poche occasioni in cui il suo rinvio dal fondo riesce a superare l'area di rigore mette in grandissima difficoltà il povero Febbraro con una palla corta a metà strada tra lui e il Frecciargento schierato dalla Telecom sulla fascia destra per l'occasione. Incolpevole sul gol, viene immortalato da uno scatto fotografico d'antologia, mentre sembra volare sotto gli incroci a palla già entrata però da un paio di secondi, tanto per poter dire che lui c'era in traiettoria e che ci aveva provato. Nel momento di maggior difficoltà della squadra è però proprio lui a tenere a galla la baracca con una parata sontuosa su tiro al volo ad incrociare dello scatenatissimo esterno della Telecom, degna del miglior Pino taglialatela. Esce a inizio secondo tempo simulando il riacutizzarsi di una vecchia ferita di guerra quando tutti sanno che in realtà si sta preservando per volare in settimana bianca. BATMAN!
FRANCINELLI: VOTO 7. Entra a freddo senza il dovuto riscaldamento all'inizio del secondo tempo per sostituire l'acciaccato Miranda. Pronti-via è subito chiamato agli straordinari per una clamorosa dormita del trio Porcelli-Vigliotti-D'Inverno, che simultaneamente decidono di giocare al gioco della cortesia, vai tu - no prima tu - no insisto - no c'era prima lei, facendo scorrere un pallone innocuo che lascia a tu per tu il centravanti Telecom con l'estremo difensore degli architetti che è reattivo e per fortuna ci mette una pezza. E' determinante in almeno altre due occasioni, in particolare sulla seconda uscita in presa alta, quando con una mano sola degna del miglior Cervone (e di Gianni Morandi) toglie letteralmente il pallone dalla testa del centravanti avversario a porta sguarnita, risolvendo una situazione che sembrava spacciata. SALVATORE!
PORCELLI M.: VOTO 5. Questa forse è la peggior partita giocata dal capitano degli architetti. La dieta a suon di centrifughe di kiwi sembra avergli portato via, oltre ai kili di troppo, il sorriso e la voglia di vivere. Le notti da re del night, concluse alle 5 del mattino con lo shottino di assenzio hanno da tempo lasciato posto a una vita meno dissoluta fatta di serate astemie e gallette di riso. Per seguire i consigli nutrizionali di un Mr. Placidi in versione Prof. Migliaccio è ridotto ad ecce homotanto da dover fare un buco in più alla fascia di capitano per non perdersela, manco fosse una cinta. Quando a primo tempo, con la complicità di Mommo, mette in atto uno scambio in orizzontale, dando un nuovo significato alla parola sovrapposizione, il mister ha un attacco di rabbia e vorrebbe azzannargli la safena. Tenta maldestramente il dribbling da ultimo uomo, con l'attaccante che gli strappa il pallone e si invola solo soletto in direzione Miranda. Mentre lui è li che già sceglie la tonalità del legno della propria bara, la traversa lo salva e lui la va a baciare manco fosse Pagliuca ai mondiali Usa'94. Sarà pure più bello magro così ma a noi il porcello piace grasso. MORIBONDO!
D’INVERNO: VOTO 5.5. Anche lui sottotono. Il pressing avversario e la mobilità delle punte Telecom di creano più di un grattacapo. Soffre la mancanza di aggressività da parte dei compagni di squadra dell'incontro, tanto da costringerlo a lasciare negli spogliatoi il macete e la pistola di ordinanza. Preso da noia decide a metà del secondo tempo che una partita di vertice deve assolutamente essere molto maschia e l'accende con una spallata sul torace del centravanti avversario che verrà operato in settimana per rottura dello sterno. L'arbitro non capisce la poesia che si cela dietro questo gesto e lo ammonisce. INCOMPRESO!
VIGLIOTTI MOMMO: VOTO 5. Conquista la titolarità pur non allenandosi con i compagni, a suon di selfie nella foresta nera in tenuta da corsa. Il mister abbocca all'inganno fotografico e lo schiera titolare preferendolo al Professor Cappelli e ad un Colasanto in forma Olimpica. Al terzo pallone giocato il mister comprende che la Foresta Nera era probabilmente il nome di un discoteca di Friburgo e che la scena di un Mommo alla Rocky Balboa che corre nella neve era forse eccessiva. Suo purtroppo, l'errore sul gol avversario quando decide di rinviare al centro dell'area di rigore un innocuo cross dalla trequarti destra del campo destinato ad uscire sul fondo. L'attaccante avversario ringrazia e la mette sotto il set. FRAU-DOLENTO!
FEBBRARO: VOTO 5.5. Per tutta la settimana non fa che nominare un certo Pereyra, sapendo bene che lui è il più pericoloso della compagine Telecom e predicando ad alta voce soluzioni tattiche per arginarne l'impeto. Pronti via e si sottomette senza opporre nessuna resistenza alla straripanza atletica dell'esterno avversario, manco fosse uno degli orsetto del cuore. Non un fallo né un calcio fatto bene, tanto da costringere D'Inverno a mostrargli come si fa. Mr Placidi ne medita la sostituzione già dopo 40 secondi e dopo 1 minuto, all'ennesimo svarione difensivo, ne medita l'esecuzione in pubblica piazza. In affanno tutto il primo tempo é completamente insufficiente dal punto di vista del rendimento. A guardarlo in faccia sembra di vedere un tramonto con evidente stratificazione dei diversi strati di rossore. Rifiata nell'intervallo e gioca una partita completamente diversa al secondo tempo, in cui risulta essere uno dei migliori in campo, con la giusta aggressività e buoni tempi di chiusura. Esce nel finale simulando un infortunio grave quando in realtà ha solo una calza smagliata. DOUBLE-FACE!
CAPPELLI: VOTO 7. Per descrivere questo giocatore non si sa bene più che aggettivi usare. E' il pragmatismo fatto giocatore, un mix dosato di sapienza tattica e concretezza, che lo incorona come il Barzagli degli architetti. Una garanzia, meglio di un buono fruttifero postale. Inspiegabilmente lasciato fuori dall'11 iniziale (le malelingue in realtà raccontano di aver visto uno dei fratelli Vigliotti il venerdì precedente aggirarsi nei dintorni del civico n. 150 via di Ciampino - 00118), entra a partita in corso e con la sua solita calma serafica e mette la parola fine alle scorribande del centravanti avversario, che con lui in campo non struscia più un pallone. Il Professore si siede in cattedra e tiene la sua solita lezione alla classe, con Mr. Placidi che si mangia le mani per non averlo schierato dal primo minuto. CASSAFORTE!
VALLEROTONDA: VOTO 4.5. E' il peggiore in campo nel primo (e per lui unico) tempo assieme al duo Porcelli-Febbraro. Durante il pre-partita assume per errore un mix casalingo di malva-camomilla e tiglio invece delle solite bustine di integratori sponsorizzate da CR7 per ottimizzare le prestazioni sportive. Manca totalmente di partecipazione alla partita, non raddoppiando la marcatura come richiesto dal Mister e non pungendo in fase offensiva. E' talmente avulso dal gioco da costringere la squadra a guardare le fotografie per essere sicuri di non esserselo immaginato in campo in un momento di allucinazione collettiva. Per sua sfortuna il mister ha nel suo ruolo molte frecce al proprio arco e quindi neppure la promessa della cessione delle sue quote aziendali nei confronti dello stesso lo può salvare dall'inevitabile sostituzione che avviene a fine primo tempo data la sua evanescenza. CASPER!
TAVANIELLO: VOTO 6.5. Sicuramente il migliore del centrocampo. Mancando una vera e propria trama di gioco, causata dalla scarsa vena degli interpreti del centrocampo e da un pressing costante esercitato dagli avversari, i suoi lanci sono per larghi tratti della partita, l'unica soluzione di gioco offensiva degli architetti. Bene anche in fase difensiva in cui contrasta energicamente le trame di gioco Telcomiane tamponando qua e la le falle che di volta in volta si creano in una linea mediana che è spesso lontana da entrambi i reparti e non riesce a fungere da diga della difesa. SCIALUPPA!
ALFIERI: VOTO 6. Si muove bene in un centrocampo sofferente e privo di trame geometriche. Anche lui infatti deve piegarsi al ritmo forsennato del pressing avversario ed è costretto suo malgrado più alla fase difensiva che a quella offensiva. Le zampate gratuite che riceve quotidianamente dal buon D'Inverno però iniziano a dare i primi frutti e lui si butta nei contrasti senza paura, tralasciando temporaneamente la sua vena di fiorettista per vestire i panni di prode spadaccino. Nel finale ha due buone occasioni per andare a rete ma le vanifica per eccesso di altruismo. GENEROSO!
RIDOLFI: VOTO 5. Mr Placidi lo mette nel ruolo che più gli si addice, mezza punta con libertà di azione su tutto il fronte offensivo alle spalle di Micione e gli chiede di dare profondità al gioco degli architetti con movimenti verticali e di rinunciare alla palla corta sui piedi, muovendosi negli spazi sulla linea del fuorigioco alla Pippo Inzaghi. Lui che quando gli si parla ascolta si e no mezza parola e che a Superpippo preferisce Gianfranco Zola non esegue neppure uno dei movimenti a lui richiesti e non va in profondità manco ammazzato. Il mister stanco della sua anarchia lo toglie a metà del secondo tempo preferendo rinunciare a una maggiore spinta propulsiva a favore di un infoltimento del centrocampo schierando il lungodegente Gagliostro. ANARCHICO!
GAGLIOSTRO: VOTO 6. Entra nei 20 minuti finali del secondo tempo per dare sostanza ad un centrocampo ormai logoro di fatica. Si distingue per senso della posizione e per personalità. Gli architetti e Mr Placidi puntano molto su di lui e non vedono l'ora che sia completamente guarito ma soprattutto che si venga ad allenare. ATTESO!
VIGLIOTTI MICIONE: VOTO 7.5. E' senza alcuna ombra di dubbio il migliore in campo e forse l'unico veramente in palla. Il mister lo sprona già nel pre-partita ricordandogli che è in una forma strepitosa, ed ha ragione. Lui entra in campo carico a pallettoni e ingaggia un duello ad alto coefficiente di sportellate con tutto il reparto difensivo arretrato. La battaglia lo galvanizza e il suo rendimento cresce minuto dopo minuto. I contrasti duri e la lotta senza regole sono il suo pane quotidiano e sul finire del primo tempo è abilissimo e lestissimo a sfruttare l'unico errore difensivo di tutta la prima frazione di gioco del reparto arretrato Telecom. Ripaga a pieno la fiducia di Mister Placidi con una prestazione fatta di sudore e solidità siglando un gol che potrebbe rivelarsi fondamentale in chiave scudetto con una zampata felina delle sue, e che intanto lascia gli avversari a bocca asciutta, salvando capre e cavoli. TIGRE!
FIORINI: VOTO 6. La partita è di quelle importanti e lui digerisce a fatica l'esclusione per gran parte del match. Entra nel finale con la bava alla bocca, cercando di far sentire subito il suo peso in attacco e aumentando il gioco aereo della squadra e il peso di tutto reparto offensivo. Ha nel finale l'occasione per decidere la partita sul suo piede preferito, ma da posizione angolata. Invece di accentrasi o comunque trovare una posizione più favorevole decide di tirare un asciugamano bagnato della Bassetti sul primo palo del portiere avversario che neppure ad un incontro di boxe professionistico lo avrebbero tirato così. Il portiere devia in angolo ringraziando per la grazia ricevuta e rimane in attesa del resto del corredo. AFFRETTATO!
ALLOCCA: VOTO 6.5. L'acquisto in settimana degli scarpini nuovi personalizzati farebbe presagire a una prestazione sublime. La Nike infatti stufa dei capricci e dal cachet di CR7, ha di recente messo sotto contratto "L'oro di Napoli" e gli ha disegnato uno scarpino su misura. Le richieste di AF24 erano di avere uno scarpino per tutti i tipi di terreno e per tutte le situazioni di gioco. Il risultato? Un paio di scarpini fluo che possono essere usati sia per andare a ballare il sabato sera sia come indumento di alta visibilità nei cantieri edilizi. Inoltre si dice che siano, assieme alla Grande Muraglia Cinese, l'unica opera dell'uomo visibile dallo spazio. Purtroppo la voglia di fare e la necessità di dare una mano in fase difensiva ne riducono l'apporto in termini di qualità. Gioca un primo tempo più difensivo che offensivo, a causa delle ripartenze avversarie e alla sofferenza difensiva di un irriconoscibile Febbraro. Nel secondo tempo Mr Placidi gli cambia fascia, affidandogli compiti meno difensivi e lui può finalmente dar sfogo alla sua esuberanza atletica risultando uno dei più pericolosi. PREZIOSO!
LEONARDI: SV. Entra nel finale ma per pochissimi minuti, purtroppo troppo pochi per giudicarlo correttamente, ma abbastanza per mettere il suo solito cioccolatino a centro area da calcio d'angolo, peccato che porcelli sia a dieta.
MR. PLACIDI: VOTO 6. Per la prima volta in tutto il girone di andata forse meriterebbe una insufficienza il Mr degli architetti. Le sue scelte iniziali infatti si sono rivelate in parte inadatte alla partita ma tutti sanno che sono figlie di una settimana maledetta per lui in cui questioni personali lo hanno costretto suo malgrado a marinare le sedute di allenamento e a non poter né verificare l'effettiva preparazione atletica dei propri giocatori né a poter preparare la partita in maniera minuziosa come lui avrebbe tanto voluto. E' risaputo che un allenatore solamente bravo non vince al pari di uno solo fortunato. In ogni caso gli va dato atto di aver avuto la bravura di correggere la direzione del treno in corsa, dimostrando maturità e buonsenso. Alla fine della fiera può gongolare guardando il bicchiere mezzo pieno per il punto preziosissimo guadagnato, tenendo a distanza una diretta concorrente al titolo, guardando tutti dall'alto in basso e laureandosi campione d'inverno. BRAVO E FORTUNATO!

Il Pagellone del Presuntuoso - Ritorno Ottavi di coppa

MIRANDA: VOTO 6. Gli avversari si presentano al campo in 10 e già intuisce che sarà una giornata campale, proprio per questo, terminato il riscaldamento scompare, probabilmente docciandosi anzitempo per avvantaggiarsi, ma per garbo e serietà scende in campo con i compagni vestendosi comunque da portiere e profumando sospettosamente come un arbre magic. Inoperoso per la quasi totalità dell'incontro, verrà ricordato solo per una parata a terra e per aver mancato la foto di gruppo per cause misteriose ancora da accertare.DESAPARECIDO!
PORCELLI M.: VOTO 7. Il mister gli affianca il professor Cappelli formando una delle coppie più richieste dal mondo femminile. Le foto di loro assieme acchiappano più "like" di un selfie di una delle sorelle Kardashian in topless e secondo una recente classifica pubblicata sulla rivista Men's Healt sono la coppia di centrali più sexy del torneo del Petrolio. Gioca la partita in scioltezza, vista la pochezza offensiva degli avvocati, impostando più che difendendo e di tanto in tanto ingaggiando qualche duello aereo con il panzer avversario. Si esibisce al primo tempo anche nella specialità della casa, gol di testa in mischia senza neppure dover saltare, con la naturalezza di chi è consapevole di essere superiore.SOVRANO!
CAPPELLI: VOTO 6,5. Partita al solito diligente e concentrata. Il poliedrico professore distribuisce ecumenicamente pacche sul sedere dei compagni e strizzate d'occhio ammiccanti alla compagine femminile presente al comunale di via della Vasca Navale, tanto per far capire che lui è professore moderno e anticonformista. La consapevolezza di avere più followers di tutta la squadra suinstagram non lo scompone mai dalla sua proverbiale compostezza. Gioca, al pari del dirimpettaio Porcelli, una partita in nonchalance a uno-due tocchi, senza particolari spunti e senza sbavature, confermando qualora ce ne fosse ancora bisogno che su di lui ci si può sempre contare. SOLIDO!
VIGLIOTTI S.: VOTO 6,5. La mancanza di un vero e proprio reparto offensivo da parte degli avversari lo spinge a cercare fortune nella metà campo avversaria con maggiore assiduità. Assieme al Porcelli Jr. costruisce una linea ferroviaria da cui a turno partono treni inarrestabili con destinazione porta degli avvocati. Le sue sovrapposizioni, unite ai cross tagliati lo investono del ruolo di "erede di Conceicao" col benestare di Mr. Placidi che in settimana gli invia Febbraro per imparare come orientare il corpo per crossare "alla Mommo". Lui glielo mostra e gli crepa 50 euro per la lezione calcistica. SERGIONE!
FEBBRARO: VOTO 6,5. Il mister lo tiene sottocchio da alcune settimane per alcune battute a lui poco gradite, meditando di spodestarlo dal trono virtuale di terzino titolare spocchioso per preferirgli il Professor Cappelli e relegarlo in panchina a vita. La mancanza di Madonna e D'Inverno (che ancora e lì imperterrito che insegue l'arbitro dei vigili del fuoco pe' menaie, a proposito sono arrivati all'altezza di Cracovia) lo costringe a schierarlo titolare e lui lo ripaga tirando fuori una prestazione accorta con qualche discesa di pregevole fattura. Nel secondo tempo, alla prima occasione utile, Mr Placidi lo toglie dal campo sostituendolo con Rossi. Lui mentre esce giura fedeltà al Re e alla corona con un apprezzato gesto di altruismo, restando a bordo campo per il resto della partita pur di aver materiale sufficiente per scrivere le pagelle dei compagni. FINTO MODESTO!
ROSSI: VOTO 6. Entra nella ripresa, in concomitanza con il Valle. Dopo 3 minuti di gioco è già paonazzo, lanciato consecutivamente in profondità in maniera scriteriata da Vallerotonda, manco fosse Jordi Alba. I pochi minuti nelle gambe e il carrello dell'ossigeno ne limitano le scorribande, tuttavia in una delle sue discese sfiora il gol calciando maldestramente a lato. Mr Placidi controlla più volte preoccupato le gradazioni di colore del suo viso confrontandole con la cartina tornasole rubata in un'aula di chimica della Vasca per capire quando intervenire e chiamare il pronto intervento. Fortunatamente la sua condizione atletica migliora con il trascorrere dei minuti, il paziente è stabile e il mister può tirare un sospiro di sollievo. AFFANNATO!
BRUNETTI: VOTO 6. Schierato in un ruolo non proprio suo, meglio per le sue caratteristiche come interno di centrocampo che come esterno, si limita a impersonare il ruolo assegnatogli senza acuti particolari. Si vede che gli mancano minuti sulle gambe e quindi non riesce a spingere come vorrebbe il mister. Inoltre l'esuberanza atletica di Febbraro, unita ad una condizione fisica non ottimale, lo costringono a coprire le discese del terzino più che ad attaccare la profondità. Prezioso in fase difensiva finisce all'inizio del secondo tempo la birra e si accende la spia del rosso. VOLENTEROSO!
AMATO: VOTO 8. Con questa prestazione mette finalmente a tacere le critiche sull'uso dei leggins in allenamento e sulla singolare somiglianza tra i suoi esercizi di stretching e i video di Elle McPherson su casetta. Finalmente il Gary Medel degli Architetti, soprannome valsogli per i tentativi di omicidio a centrocampo stile Felipe Melo uniti alla scarso feeling con la porta, mostra a tutti di che pasta è fatto. Che è in formissima lo si intuisce già dall'arrivo al campo quando alla domanda "ma che è sta puzza?" risponde "sono i porcelli" facendo esplodere lo spogliatoio in un tripudio di risate. In campo è una forza della natura. Scende al solito con il coltello a serramanico nei parastichi, poi vedendo che gli avversari sono in 10 e ricordandosi che si avvicina il Natale, depone l'arma spogliandosi dei panni di picchiatore fascista, per vestire quelli di rifinitore e goleador. Suo infatti il gol che sblocca la partita, una conclusione da distanza siderale (le malelingue dicono fosse dentro l'area ma col disto marca Leica si è stimato una distanza approssimativa di 137 metri) che trova il portiere fuori posizione e si va ad infilare sotto l'incrocio dei pali. I compagni lo festeggiano come se avesse fatto gol alla finale di un mondiale e lui, poco avvezzo alle esultanze, si mette a correre come Tardelli nella finale della coppa del mondo di Spagna '82. Febbraro per rimarcare l'eccezionalità dell'evento lo festeggia urlando "co quei piedi, co quei piedi" con tacito consenso generale. Viene spostato successivamente in difesa come centrale dove conclude la partita, non mollando un centimetro e risultando il migliore in campo in ex equo con Micione. Festeggia a modo suo con un il selfie Brozo-style.EPIC-BROZO-PITBULL-STYLE!
PORCELLI JR: VOTO 7,5. Silenzio veloce, così lo hanno nominato per la sua scarsa loquacità e per le sue doti di corridore, è la sorpresa della giornata. Nelle sporadiche apparizioni che il mister gli aveva concesso fin qui, non aveva mai inciso particolarmente sull’andamento della gara, invece in questa occasione fa letteralmente ammattire il povero difensore avversario che, se non fosse stato per il fatto che erano in 10, si sarebbe volentieri sostituito per manifesta inferiorità. Dribbling, scatti, cambi di direzione, assist e, si narra, perfino una rabona. Il tutto condito da grande spirito di squadra e abnegazione. Gioca talmente bene che il mister decide di fargli giocare tutta la partita, arretrandolo a ruolo di terzino, facendo tirare il fiato allo stakanovista Mommo. Un Porcellino così è difficile da far sedere in panchina, Vallerotonda e Allocca sono avvisati. TORNADO!
VALLEROTONDA: VOTO 5,5. Si ripresenta al campo la versione abulica del Valle. Il ragazzo è avvezzo alle critiche di scarso rendimento e approssimazione pertanto non ci bada più di tanto neppure quando pur segnando 3 gol per la sua squadra nella partitella di rifinitura del giovedì viene indicato come peggiore in campo dai suoi stessi compagni di squadra. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più e il subentro a partita in corso non lo aiuta minimamente. Entra nella ripresa assieme al lungodegente Rossi. Lui lo confonde con Cafù, e lo lancia in profondità 3 volte in 5 minuti causandogli quasi un infarto. Ha una colossale occasione a tu per tu con il portiere dopo un bel allungo ma gliela spara addosso malamente vanificando le buone basi da lui stesso create. APPROSSIMATIVO!
ALFIERI: VOTO 6. La squadra scende in campo priva della proverbiale divisa bianca e questa cosa lo destabilizza un po'. Trascorre infatti il primo tempo in panchina con fare disperato, credendo che i propri compagni siano sottotono. Poi comprende che sono vestiti di blu e si tranquillizza. Entra nel secondo tempo a partita già archiviata, lui si adegua e si limita a dare ordine e geometria al reparto. Al termine della partita gli sale al solito l'hooligan che è in lui, litigando con un avversario per futili motivi dimenticando che è avvocato, rimediando una denuncia per aggressione e intimidazione. ATTACCABRIGHE!
LEONARDI: VOTO 6,5. Tempi duri per il giaguaro, con una titolarità difficile da trovare in un centrocampo muscolare al centro e tecnico ai lati. Il mister gli affida le chiavi del centrocampo e lui lo ripaga con una prestazione positiva con buone giocate di impostazione e lasciando al dirimpettaio Amato il poco lavoro sporco. Pregevolissimi un paio di sventagliate per gli esterni. Meno pregevoli un paio di lanci mal calibrati che interrompono per diversi minuti la viabilità su ponte Marconi ma come si dice, no pain no gain. Si propone come specialista dei calci d’angolo ben calibrati ed effettati, calciando un cioccolatino gustoso che Porcelli apprezza e scarta alle spalle del portiere. Reclama spazio e il Mister gongola vedendo ritornare "la luce" dopo tanto buio. SPLENDENTE!
FIORINI: VOTO 5,5. Entra a partita in corso nel secondo tempo per dare maggiore peso al reparto offensivo degli architetti e per diventare il re di coppa. Lo cercano insistentemente, su suggerimento di Mr Placidi e lui prima svirgola una palla in area piccola a portiere battuto manco fosse Fontolino Fontolan e poi si esibisce, su pregevolissimo assist di Allocca, in una sforbiciata acrobatica che quasi spodesta Carlo Parola dalle figurine Panini. Gli esperti di calcio dicono di lui che assieme a Bobbolone formano una coppia da 40 gol a stagione, purtroppo per loro il mister pensa che assieme formino una coppia da 50 cornetti a settimana e separa iGemelli del gol. GRAZIANI!
FALCHETTI: VOTO 6. Il Bobbolone nazionale reclama spazio a suon di gol in partitella di rifinitura. Poco importa se la partitella è a campo ridottissimo e in porta invece di un portiere di calcio c'è il Mister in versione portiere dello stabile con tanto di ciocie ai piedi. Lui, spietato bomber di razza, gli rifila due gol in tre minuti e lo convince ad affidargli le redini dell'attacco. Il Mister lo schiera in campo dal primo minuto un po' a sorpresa accanto a Micione, preferendo quest'ultimo all'inossidabile Fiorini. Da lì il crack. Separato dal suo compagno di reparto preferito, non si sente tanto il Pulici de' i gemelli del gol e nemmeno tanto bomber. Si da' da fare al meglio, nonostante il ridotto minutaggio nelle gambe, centellinando le energie. Chiede palle in profondità sognando uno scatto alla Oba Martins dimenticandosi che lui ha il fisico di Bobbo Vieri dopo che ha lasciato l'attività agonistica da qualche anno. Ha sul suo piede preferito la palla per la gloria ma la spara fuori clamorosamente a pochi passi dalla rete, dando la colpa al terreno non in perfette condizioni a seguito della recente rizollatura. PULICI-NELLA!
VIGLIOTTI MICIO: VOTO 8. E’ lui il migliore in campo in ex equo con Amato. Graffiante e incisivo come non lo si vedeva da un po’. Il mister gli affida il ruolo di seconda punta alle spalle di Bobbolone. Inizia in sordina, mettendosi a disposizione della squadra e facendo sponde preziose. Cerca sempre nel primo tempo il gol di testa con gesto atletico degno del miglior Bierhoff, bello lo stacco ma non riesce a indirizzare bene la frustata. Cresce col passare dei minuti e diventa protagonista siglando una doppietta. Primo gol sotto l’incrocio su pregevole assist di uno scatenato Porcelli Jr., il secondo sempre su cross dalla sinistra ma da rapinatore d’area. In tutto ciò fa la sua solita partita, fatta di lotta continua con i difensori avversari, sudore e falli subiti. TIGRONE!
ALLOCCA: VOTO 6,5. Viene da una settimana difficile, alle prese con un risentimento muscolare che lo costringe a interrompere l'allenamento del martedì e a saltare la seduta dal tatuatore. Stringe i denti perché vuole esserci all'ultima partita dell'anno ma il Mister preferisce non rischiarlo dall'inizio e lo rilega in panchina. Lui, che è professionista vero, avendo già intuito tutto da tempo lo anticipa portandosi tuta, plaid e settimana enigmistica. Entra a secondo tempo inoltrato, dopo aver firmato gli autografi e fatto le foto per l'inserto di dicembre diSport illustrated, dando al solito il suo prezioso contributo e cercando a più riprese di mandare in rete il Bomber Graziani. E' sua l'azione più bella della partita, conclusa dall'acrobazia del Bomber di coppa, in cui si esibisce in un dribbling ubriacante condito da doppio passo e cambio di direzione repentino con tanto di cross al bacio. PREZIOSO!
MR. PLACIDI: VOTO 6,5. La notizia che rimbalza d'oltremanica dell'esonero di Mourinho e le sirene delle panchine italiane di serie A, sembrano non interessarlo più di tanto, mentre studia la formazione e compra un vocabolario d'inglese maccheronico. Al solito prepara con spirito maniacale la partita come fosse una finale, ripassando gli schemi e meditando un ampio turnover. Compie scelte coraggiose, mettendo in panchina alcuni dei suoi uomini più incisivi, rivoluzionando centrocampo e attacco e regalando momenti di gloria a coloro che con serietà lo stanno seguendo ciecamente dal ritiro di Alba Adriatica e che finora hanno trovato poco spazio. Resiste addirittura alla tentazione di spogliarsi e schierarsi titolare, temendo che Brunetti, Amato e Leonardi gli buchino le ruote della Mini. Purtroppo per lui gli avversari si presentano in 10 brandendo bandiera bianca e sperando di non essere passati per le armi supplicandogli clemenza. Lui che il significato della parola clemenza non sa neppure cosa sia gli scatena i suoipanzer d'attacco, scioglie un affamatissimo Amato a centrocampo, tenuto rigorosamente tutta la settimana a pane e tibbie e scatenando il tornado Porcelli sulla fascia destra. Le marcature portano la firma delle sue scelte e lui gongola gioendo per il passaggio del turno. Quando scopre che Telecom e i Geometri sono usciti dalla coppa a stento trattiene l'orgasmo, meditando un clamoroso duplete e controllando on line sul contratto un eventuale premio produttività ma scoprendo solo che non ha ancora ricevuto il bonifico di Dicembre. Conclude imbattuto il 2015 giurando ancora una volta fedeltà alla causa degli Architetti e contemporaneamente inviando per conoscenza il CV ad Abramovich, dopotutto non si sa mai. REAL SPECIAL-ONE!
FABIANI: VOTO 6.5. Menzione speciale per il redivivo centrale degli architetti, tenuto lontano dai campi da problemi fisici dovuti, dicono le malelingue, all'età e all'andropausa. Entra nella ripresa a risultato acquisito con atteggiamento concentrato e guardingo, spazzando tutti i palloni che gli capitano a tiro sul baldacchino della Basilica di San Paolo manco la squadra fosse nei minuti di recupero e stesse vincendo 1-0, roba che in confronto Rudiger sembrerebbe Bonucci. Al quarto pallone spazzato senza pietà nel laghetto dell'Eur viene probabilmente redarguito da Amato e inizia a giocare la palla con maggiore serenità. Per essere la sua prima uscita dopo tanto tempo passato ai box si comporta egregiamente mettendo minuti preziosi sulle gambe e proponendosi come valida soluzione nello scacchiere di Mr Placidi. BENTORNATO SENATORE!

Il Pagellone del Presuntuoso - 7a Giornata

FRANCINELLI: VOTO 5. Inizio tranquillo per l'esperto portiere degli Architetti, qualche uscita qualche rinvio e ordinaria amministrazione. A metà del primo tempo però, su un cross apparentemente innocuo, esce in uscita chiamando la palla sulla testa di Febbraro che già si faceva il segno della croce poichè impossibilitato a spostarsi e invece di bloccarla fa succedere il patatrac. Fa l'unica parata buona su un'azione a gioco fermo per fuorigioco. PAPEROTTO!
PORCELLI M.: VOTO 7.5. Il mister decide di cambiargli partner, sostituendo il mansueto Madonna con il rude D'Inverno. La nuova coppia da subito buoni frutti rimpallando quasi tutte le offensive create dai geometri. Prestazione maiuscola per il capitano degli architetti che da' grande sicurezza al reparto difensivo con il meglio del suo repertorio: anticipo, scivolata e colpo di testa. Urla "Matteo" a squarciagola tanto che il suo grido ancora echeggia in tutto il Cinodromo, non facendo dormire i cani. Intercetta di testa così tanti palloni alti che a fine partita accuserà un po' di emicrania. Unica nota stonata il meschino tentativo di non attribuirsi il gol vittoria per paura di dover portare le "relle". E' comunque Lui il muro difensivo degli architetti, non perfettamente a piombo, ma invalicabile si cui si infrangono i sogni di gloria dei geometri. THE WALL!
D'INVERNO: VOTO 6.5. Prende il posto di San Francesco Madonna, ma l'aria del santo lui proprio non ce l'ha. Già da giovedì in allenamento fa' intuire che con lui dietro è un'altra musica, distribuendo calci al pallone e agli avversari senza tanti complimenti. Ne sanno qualcosa Ridolfi e Simone Rossi che vengono rinviati al mittente durante la partitella. Giocatore semplice dai piedi dai mezzi tecnici modesti é uno stopper vecchio stile. E' un mix tra Claudio Gentile e Pasquale Bruno. Duro nei contrasti, utilizza palla o gamba come filosofia di gioco, con apprezzamento del mister che fosse per lui ne schiererebbe 11 così. GLADIATORE!
VIGLIOTTI S.: VOTO 7. A lui il compito di marcare il più pericoloso della compagine dei Geometri. Il mister cerca di mettergli addosso la giusta adrenalina raccontandogli che quello che dovrà marcare ha giocato nella Lupa Frascati e nel Baraccalugo negli anni ottanta, ma lui non si scompone. Inizia discretamente, cercando di arginare l'impeto del n. 10 avversario che ha un passo diverso dal suo. Determinato e concentrato alterna le buone maniere con le cattive, facendo un preziosissimo lavoro di contenimento e di ripartenza. Cresce nel corso della partita, trovando la misura per ammansire l'asso dei geometri facendolo sembrare più che un leggendario una leggenda metropolitana. AMMAZZAGRANDI!
FEBBRARO: VOTO 4. Il voto è il mix tra una prestazione da 6.5 e un epilogo da 3 arrotondato per difetto. Già negli spogliatoi é concentrato e carico, molto carico...forse troppo. La consapevolezza che i geometri gli rubano il lavoro (come gli extracomunitari) e che fanno gli APE a 40 euro su groupon non lo fa dormire la notte, la richiesta della mezz'ora richiesta lo imbizzarrisce. E' talmente carico che il mister Placidi al momento del discorso non ha esitazioni, lo guarda negli occhi e ci vede il fuoco. Lui sbava e gli trema la voce per la rabbia e fa un discorso più simile a Braveheart che a un discorso pre-partita di pallone. Durante il primo tempo riesce fortunatamente a canalizzare l'adrenalina positivamente sul campo con buone giocate e con la giusta concentrazione. Al secondo tempo però cade nel più antico dei tranelli. Già ammonito si lascia coinvolgere in una schermaglia verbale senza capo ne coda da una vecchia volpe con tanto di coda e ci abbocca come un novellino. Prende il secondo giallo e lascia anzitempo il campo e i compagni in 10 per la parte finale della gara. Per sua fortuna la squadra in 10 risolve la partita e lui può smettere di partecipare all'asta on line per comprare una cintura di castità su e-bay. POLLO ARROSTO!
CAPPELLI: VOTO 6.5. Partita al solito diligente e concentrata. Mr Placidi gli assegna l'ennesimo ruolo diverso nel suo scacchiere per la sua duttilità e lui lo ripaga ampiamente delle aspettative. Impeccabile in fase di rottura, mostra qualche lacuna in fase di impostazione della manovra. Nel complesso bene, il mister sa di poter contare su di lui in tutti i ruoli, portiere incluso, Francinelli è avvisato. CAMALEONTE!
VALLEROTONDA: VOTO 8. Prestazione ottima la sua, che zittisce le voci di presunte relazioni con procaci signorine che lo starebbero spremendo come un pompelmo della settimana precedente. Mr Placidi lo guarda in cagnesco tutta la settimana e non gli rivolge la parola a lavoro. Sente talmente il fiato di Alfieri e Allocca sul collo, che meditano di prendersi il suo posto, tanto da spostare addirittura la partenza del treno per Bologna. Gioca un primo tempo perfetto, corre contrasta riparte dribbla. E' incontenibile. Il più delle volte lo devono abbattere per frenarne l'impeto. E' suo il merito di rovesciare le sorti di una partita che sembrava segnata dall'errore iniziale di Francinelli, intercettando un lancio in profondità e anticipando il portiere in uscita. Fa ammattire il terzino avversario, fa espellere il portiere dei geometri procurandosi il rigore, fa molto molto bene. Al secondo tempo cala di intensità quando la partita ormai l'ha già indirizzata al meglio. PROTAGONISTA!
RIDOLFI: VOTO 6.5. Inizia la partita sbagliando un po' tutto. L'unica cosa che gli riesce perfettamente è litigare con Francinelli urlandosi a distanza di più di 60 metri e di suscitare le ire di tutti i compagni. Inizialmente è meno in palla del solito e si incarta nell'autoerotismo delle proprie giocate che in confronto Menez sembrerebbe Lele Oriali. Quando poi Valle viene atterrato in area e l'arbitro decreta il rigore si carica la responsabilità di tirarlo. Mentre il resto dei giocatori discute Marco tiene il pallone tra le mani, manco fosse Oliver Hutton quando parla con la palla dicendole che è il suo migliore amico, e forse il pensiero per un attimo gli va al calcio di rigore sbagliato contro Alitalia con il sottofondo musicale de "La leva calcistica del '68" di de Gregori. Ma Marco non ha paura, di tirare un calcio di rigore...e sigla con freddezza spiazzando il portiere avversario. Da lì in poi gioca un'altra partita fatta di maggiore tranquillità e di passaggi a due tocchi. Mentre tutti lo festeggiano lui si fa un selfie e aggiorna le proprie statistiche, pensando al premio di miglior giocatore del torneo. EGOCENTRICO!
FIORINI: VOTO 5,5. Entra a partita in corso nel secondo tempo per dare maggiore peso al reparto offensivo degli architetti in particolare sulle palle inattive. Purtroppo però entra nella fase di stanca della partita, quando i palloni arrivano poco precisi e le interruzioni diventano numerose. I pochi palloni che gli arrivano però non vengono addomesticati da un giocatore del suo calibro e lui non riesce a dare il contributo sperato per il quale era stato chiamato. In settimana si è distinto più fuori dal campo che dentro: infatti da quando ha letto "Chiamatemi Bomber" di Bobo Vieri ha iniziato a postare video delle sue serate mondane col Dandy e Califano sul gruppo di wattsap ricevendo insulti a profusione. BOBBOLONE!
TAVANIELLO: VOTO 6. Schierato titolare dopo la brillante prestazione contro la compagine degli AFH, da sostanza ad un centrocampo muscolare creato per l'occasione da Mr. Placidi. Il ridotto minutaggio nelle gambe, non gli permette di proporsi in fase offensiva e pertanto preferisce diligentemente tenere la posizione e i compiti assegnatigli, chiudendo con tempestività i tentativi di ripartenza avversari. Lascia le sortite offensive al proprio compagno di reparto Colasanto. Qualche buona punizione pericolosa calciata nell'area avversaria, nel complesso positivo. Cala alla distanza tanto da dover essere sostituito nel finale di secondo tempo. DILIGENTE!
COLASANTO: VOTO 6. Non riesce a ripetere la prestazione della settimana precedente dal punto di vista della qualità, ma si batte con foga e tenacia come il resto della squadra e comunque è lui nel primo tempo a prodursi negli inserimenti più temibili. Un primo staccando con tempismo sul secondo palo e schiacciando di testa un calcio di punizione battuto da Tavaniello: di poco a lato a portiere spiazzato. Il secondo su una corta respinta in area dell'estremo difensore avversario, in cui tenta di avvivare per primo su una palla che rimbalza quasi sulla linea ma col piede sbagliato e quindi manca il tap-in vincente. In fase difensiva soffre un po' il suo diretto avversario, un ragazzino che avrà si è no la metà dei suoi anni e che salta come una gazzella, ma che nel complesso non lo impensierisce più di tanto. INCURSORE!
VIGLIOTTI: VOTO 6. Il Mister lo schiera in campo dal primo minuto un po' a sorpresa, preferendolo all'inossidabile Fiorini e affidandosi a lui per la fase realizzativa. Micione, così lo chiamano scherzosamente i compagni, gioca un primo tempo positivo alternando giocate generose a favore dei compagni a tentativi insensati di girarsi pur se ben marcato. Riceve la sua dose giornaliera di zampate dalla difesa avversaria in silenzio e le restituisce al mittente con altrettanta generosità. Si batte come un leone (forse è per questo che lo chiamano Micione) giocando una partita nel complesso positiva. Al momento della sostituzione spiazza tutti con un gesto di disappunto, segno della volontà da parte di questo ragazzo di rimanere in campo e continuare la lotta. LEONE IN GABBIA!
MR. PLACIDI: VOTO 7,5. Abbandona il look di Renzo Ulivieri per quello di Mancini al Manchester City per far capire che lui non solo è allenatore di spessore ma è anche internazionale. Si veste di tutto punto, esce di casa e va a fare colazione al solito bar chiedendo cappuccino e cornetto con lo slang anglosassone e n'altro po' rischia il linciaggio, allora si ricorda che abita a Morena e chiama il barista cor fischio, tutto ok.
E' in perfetta sintonia con lo spirito della partita. Piove, fa freschetto e ci sarà battaglia. Tutte cose che a lui piacciono, resiste a stento alla tentazione di spogliarsi e schierarsi titolare.
Imposta la partita come uno stratega, elucubrando varianti partita in corso e cambi di modulo, lasciando il match winner Alfieri relegato in panchina al pari dei bomber Allocca e Fiorini.
Ha lo sguardo di chi sa che è uno scontro fondamentale e quando al primo tempo il pallone scivola dalle mani di Francinelli e gli avversari insaccano perde l'aplombinglese e vorrebbe mordere Francinelli sulla safena. Ha un orgasmo al rigore con annessa espulsione e vedendo come corre e gioca la sua squadra capisce che porterà a casa i tre punti e festeggerà da Bomber navigato qual'è. Peccato che al secondo tempo la squadra sia meno aggressiva e concreta e finisca per ridursi agli ultimi minuti per chiudere l'incontro, causandogli la solita gastrite.
Predica tutta la settimana nessuna tragedia anche in caso di sconfitta, ovviamente nessun componente della squadra gli crede temendo di dover arare il campo a suon di corsa area-area. Nonostante sia imbattuto, con 2 pareggi e 6 vittorie (coppa compresa) arriva sempre agli allenamenti incazzato nero lamentandosi di tutto, dall'orario all'abbigliamento, dalla pressione dei palloni al colore dei fratini.INCONTENTABILE!

Il Pagellone del Presuntuoso Febbraro - 6a Giornata

FRANCINELLI: VOTO 5.5. Mettere un’insufficienza a un portiere che non subisce gol sembra una contraddizione ma FRANCINELLI è portiere di blasone e quindi bastano poche incertezze per rendere la sua prestazione al di sotto delle aspettative. Non è in vena e lo si intuisce subito. I suoi rilanci non arrivano quasi mai neppure al centrocampo è non è da lui. Perde l’equilibrio su un cross dalla traiettoria mal calcolata, manco fosse al terzo Negroni e deve compensare con una parata che sfiora le leggi della fisica ma soprattutto del culo. Nel secondo tempo è attento su un paio di conclusioni ma non con quella sicurezza che gli si addice. Digerisce male il non poter mettere la maglia Rossa che lo identificherebbe come Super Mario del Nintendo al pari del suo dirimpettaio Miranda (alias Luigi). COMUNISTA!

PORCELLI M.: VOTO 6.5. Apparso opaco nell’ultima prestazione il capitano degli architetti, si riscatta con una prestazione diligente. Inzia così così come un po’ tutta la squadra, facendo supporre alle malelingue un’ennesima serata passata al Night. Invece cresce nel rendimento e nel secondo tempo sfiora il gol proponendo la specialità della casa: il colpo di testa da calcio d’angolo, peccato che la colpisca d’orecchio procurandosi quasi la perforazione di un timpano. Rimpalla i lanci avversari spazzando palloni oltre la rete di delimitazione del campo tanto da danneggiare un paio di automobili parcheggiate in prossimità del campo.VANDALO!

MADONNA: VOTO 5.5. Sa che deve giocare semplice, a causa della broncopolmonite che assilla i suoi piedi e spazzare lungo senza se e senza ma. Sa di essere sorvegliato speciale da Mr. Placidi il che gli genera forti pressioni psicologiche e qualche rodimento di culo. Pronti-via e Madonna sbuccia una palla rischiando di compromettere irrimediabilmente il match e di far venire un collasso cardiaco al Mr. Placidi che vorrebbe entrare e mordergli la giugulare. Deve ringraziare la sua buona sorte se la conclusione si stampa sul palo a Francinelli battuto. Inanella nel tentativo di spazzare una serie di sbucciate da guinnes dei record tanto da indurre più di qualcuno in tribuna a pensare: “Ecco mo che l’hai sbucciata, magnatela”. Nel complesso fa il suo dovere ma deve ringraziare il suo santo protettore per l’occasione mancata ad inizio match. Tenta anche di redimere il centravanti avversario peccatore per tentativi di simulazione, ma senza successo. SAN FRANCESCO!

CAPPELLI: VOTO 7.5. E’ il prototipo del giocatore che tutti vorremmo in squadra. Dove lo metti fa il suo. Gioca semplice, senza fronzoli e con grande spirito di sacrificio, inoltre quando c’è da menare mena per primo ma senza teatralità. Si francobolla dal primo minuto al n.7 avversario, identificato come il più pericoloso della compagine AFH, non facendogli mai vedere una palla tanto da spingerlo all’esaurimento nervoso e al ritiro calcistico. L’allenatore avversario decide di sposarlo sulla fascia opposta nel tentativo di farlo rientrare i partita, ma senza successo. Riceve i complimenti di tutti e un applauso spontaneo mentre è sotto la doccia che si lava l’uccello sorridendo compiaciuto. BALUARDO!

FEBBRARO: VOTO 6. Primo tempo opaco. Non spinge come dovrebbe ma si limita a coprire diligentemente la propria fascia di competenza. Prova in un paio di occasioni la sventagliata ma senza buoni risultati, stimolando fortemente i succhi gastrici di Mr Placidi. Il secondo tempo sembra ritrovarsi, con buone giocate difensive. Ingaggia su un bel lancio avversario in profondità una sfida di velocità con il 7 avversario, prendendosi l’applauso di tutta la panchina. Riesce comunque ad incorrere nelle ire dell’allenatore per la sua reticenza a passare la palla al Valle e fare di testa sua, tanto da ricevere minacce di percosse e di sodomia. Lui non ci bada troppo e si accarezza con fare beffardo i baffi del Movember.PRESUNTUOSO!

AMATO: VOTO 4.5. Schierato titolare per sospetti motivi di lecchinaggio, viene istruito nel pre-partita da Mr Placidi che gli predica semplicità e rapidità. Si lascia travolgere dal pressing avversario esercitato a centrocampo non riuscendo né ad impostare né a spezzare le trame avversarie. Cerca con le buone ma soprattutto con le cattive di fermare a più riprese il n. 7 avversario che però ha un passo differente. Cerca di far fruttare le azioni comprate a ribasso in settimana della ditta produttrice di calchi di gesso Felicecalchi operando in artroscopia e senza anestesia l’esterno avversario, rimediando il cartellino giallo. Viene sostituito a fine primo tempo per mancanza di rendimento e del titolo abilitativo alla professione di chirurgo. MACELLAIO.

LEONARDI: VOTO 4.5. Cerca di replicare la buona prestazione fornita con gli avvocati la settimana precedente. Schierato titolare come mezz’ala sinistra però viene travolto anche lui dal pressing avversario esercitato a centrocampo riuscendo raramente a verticalizzare. Cerca in alcune occasioni di fluidificare la manovra ma con scarsa rapidità ed è costretto più a retropassaggi che a verticalizzazioni. Viene sostituito a fine primo tempo, la mossa purtroppo per lui si rivelerà vincente. TIMIDO.

VALLEROTONDA: VOTO 5. Su di lui alcune voci di presunte relazioni con procaci signorine che lo starebbero spremendo come un pompelmo. Cosa sta succedendo a questo giocatore? A corto di ossigeno già al primo tempo, raramente trova il fondo del campo per un cross. Perde contrasti a ripetizione con una passività vista solo con Gandhi ai tempi dell’apartheid. Vaga per il campo trovando raramente la posizione. Fa fare bella figura persino al terzino avversario, evidente membro di gruppo rock, che lo fa sembrare quasi un giocatore di pallone. Calcia due punizioni sul secondo palo non trovando il campo da gioco. Per i mezzi tecnici in suo possesso e le caratteristiche atletiche questa squadra e Mr Placidi si aspettano molto di più da lui, l’importante è che non ci impieghi troppo a ritrovare se stesso. Si dà da fare, facendo tante cose ma senza portarne a compiutezza una perdendosi sul più bello. APPROSSIMATIVO!

ALFIERI: VOTO 7. Primo tempo opaco privo delle sue buone giocate con tanta corsa ma poca precisione. Due punizioni tirate nel parcheggio del Comunale di Torre Angela da lui non ce se le aspetta. Nella ripresa cresce e quando riceve palla è sempre propositivo. Decide l’incontro con un tocco delizioso in pallonetto su bel passaggio filtrante di Tavaniello che s’insacca all’angolo sinistro della porta. Dal gol in poi si sblocca. Inizia a far emergere i propri mezzi tecnici, in particolare si ricorda uno stop con il pallone incollato al piede. Si distingue per la calma olimpica con cui affronta le situazioni. Festeggia il gol vittoria, con il gesto alla Cristiano Ronaldo che predica calma, quando dentro siamo sicuri vorrebbe esplodere.VULCANO!

RIDOLFI: VOTO 7. E’ in palla e si vede dai primi minuti. Peccato che il resto della squadra nel primo tempo sia catatonica e quindi viene servito poco o male. A differenza di altre partite evita le giocate autocelebrative ma soprattutto di tartassare i compagni che già dal ritiro ad Alba Adriatica ne pianificano il linciaggio con rimproveri fuoriluogo e gesti di stizza. Trascorre la partita giocando preziosamente a due tocchi e appoggiandosi ai centrocampisti. Va vicino al gol a più riprese con tiri di precisione di poco a lato. Tira due punizioni a giro dal limite dell’area non seguendo i dettami di Mr Placidi che da tempo gli chiede di non visionare i video di Pjanic su youtube il venerdì sera. Chiede invano un fallo da rigore solare che sarebbe stato fischiato a chiunque ma a lui no, perché è antipatico. Rimedia l’ammonizione per l’ennesima polemica sterile con il suo nemico ancestrale: l’arbitro. Fa impazzire il proprio marcatore sgusciandogli puntualmente manco fosse cosparso di vasellina costringendolo sistematicamente al fallo e all’ammonizione. MURENA!

FIORINI: VOTO 5,5. Per le ultime prestazioni da Bomber vero è il trascinatore a suon di gol degli architetti e pertanto la squadra si aggrappa a lui per la fase realizzativa, nell’incognita se Ridolfi giocherà per la squadra o per le statistiche personali. Punto di riferimento dell’attacco in fase di finalizzazione, si batte come un leone per gran parte dell’incontro contro tutta la difesa avversaria, trovando però pane per i sui denti. Litiga praticamente contro i ¾ della difesa dell’AFH rispondendo ad insulti e alle velate (manco troppo) minacce. Forse proprio per questo è meno lucido del solito e trova raramente la via della porta. Viene sostituito nel finale per tirare il fiato. A quarant’anni suonati non si può pretendere sempre di essere al 100% ma lui sembra aver fatto un patto con il diavolo e le numerose primavere non sembrano rappresentare un problema. Questa però non verrà di certo ricordata come una delle sue migliori partite.EVERGREEN!

TAVANIELLO: VOTO 7. Entra per dare sostanza ad un centrocampo privo di brio e ci riesce. Corre, combatte e imposta. Nonostante abbia un minutaggio ridotto nelle gambe, non sembra risentire della carenza di allenamento e riesce assieme a Colasanto a creare una diga quasi impenetrabile a centrocampo. Suo inoltre il pregevole assist che mette in condizione Alfieri di battere il portiere avversario in uscita: lancio profondo col contagiri e tutti lì ad abbracciarsi. Fa valere l’esperienza maturata nell’esercito scavando una trincea a centrocampo con tanto di filo spinato, alligatori e mine antiuomo. RAMBO!

COLASANTO: VOTO 6.5. Apparso opaco nella partita contro gli Avvocati viene rilegato in panchina dove soffre in silenzio. Poi quando il gioco si fa duro e i duri incominciano a giocare, viene lanciato a inizio secondo tempo nella mischia e lui si dedica al lavoro sporco con grande spirito di sacrificio. Contrasta, lotta, mena. Assieme a Tavaniello crea quel luogo di dolore per gli avversari chiamato centrocampo e in cui troneggia come Lucifero in un girone Dantesco. DIABOLICO!

ROSSI SIMONE: VOTO 8. Sembra assurdo dare il voto più alto ad un giocatore che non è entrato in campo neppure un minuto ed è stato per giunta espulso. Eppure il voto è meritato. Primo perché non è facile soffrire a bordo campo senza giocare o allenarsi pur se non si è guariti da un infortunio, cose che Simone fa con grande umiltà e sacrificio. Secondo perché sacrificarsi per gli altri è una cosa che fanno pochi. Terzo e non ultimo perché di tutti quelli in campo e fuori è l’unico a fare esattamente ciò che gli chiede il mister senza improvvisare. Peccato che ciò che il Mister gli chieda in questa specifica occasione è de fa’ caciara. In ogni caso lui lo fa perfettamente. Chiamato da Mr Placidi per creare confusione nel finale e far trascorrere del tempo prezioso, tira fuori una prestazione da attore consumato. Memorabile la scena in cui chiede all’allenatore avversario del perché lo avesse chiamato ad andare alla sua panchina e che cosa volesse dirgli, quando lui chiaramente non lo aveva assolutamente chiamato. Però Simone ripete la frase talmente tante volte da diventare così convincente da indurre addirittura l’allenatore stesso degli AFH a scusarsi con lui per il malinteso. ATTORE!

MR. PLACIDI: VOTO 6.5. Arriva al campo col look di Renzo Ulivieri per far capire che lui è allenatore di spessore e inoltre che ci tiene allo stile. Da quando non scende in campo come allenatore-giocatore alla Vialli ai tempi del Chelsea però è molto più teso e se non può sfogare i suoi istinti assassini sul campo tenta di farlo fuori. L’avvocato di Febbraro al 20esimo del secondo tempo nel dubbio deposita cautelativamente una denuncia contro di lui che però fortunatamente verrà ritirata a fine partita per mancata attuazione della minaccia.
Il primo tempo soffre e si sgola. Le sbucciate di Madonna, le amnesie di Francinelli con successivi miracoli e la mancata abnegazione dei suoi, mettono a durissima prova le corde vocali e le coronarie del mister che in più di un’occasione ha in viso l’indicatore a vena pulsante sul rosso porpora: roba che a confronto quella di Daniele De Rossi sembra un capillare fragile.
Entra nello spogliatoio a fine primo tempo con lo sguardo di chi sta fare una carneficina ma per fortuna si trattiene limitandosi a una lavata di capo d’antologia e a correggere il tiro delle sue scelte iniziali. Per fortuna la lavata di capo effettuata nel break unita alle sostituzioni fanno il proprio dovere e la squadra in campo inizia a rispecchiare le fattezze dell’allenatore, grintosa e cattiva al punto giusto. Assieme ai giocatori rientra nei livelli di normalità anche lo spessore della vena e il colore del viso nonché i valori di testosterone.
Nel finale fa 4 sostituzioni in 2 minuti e dirige una sceneggiata napoletana da lui artefatta e con Rossi primattore che manco nei film di Mario Merola si era mai vista. Il tutto per spezzare il ritmo e i sogni di rimonta avversari, portandosi a casa i tre punti e il selfie della vittoria. REGISTA!

VIGLIOTTI, CANNONE, PORCELLI: SV. Entrano nel finale ma per pochissimi minuti, purtroppo ingiudicabili, giusto il tempo di fare un fallo e per permettere al Mr Placidi di far scorrere del tempo prezioso.