Siamo a Vibo Valentia ore 11:30 del 25 giugno 2017, stadio Luigi Razza, finale dell’8° edizione del Torneo degli Architetti d’Italia di Calcio ad 11: Architetti Roma contro Architetti Catania.

Calcio d’inizio, pronti, via. Al 2′ viene fischiato un fallo al limite dell’area di rigore contro Roma (spostati leggermente verso il vertice destro, guardando la porta). Il numero 11 di Catania s’incarica di battere la punizione e disegna una traiettoria beffarda e precisa che si infila sotto al sette opposto, Andrea Francinelli prova ad intercettare il tiro, ma c’è nulla da fare: Catania passa in vantaggio, 0:1.

Il colpo ricevuto a freddo è duro e Roma ci mette almeno 10 minuti per assorbirlo e riuscire a giocare come sempre ha fatto per tutto il torneo. Infatti, finora, il tabellino di marcia è stato impressionante: Girone di Qualificazione, Architetti Roma – Architetti Catanzaro 3:0 (marcatori: Antonio Lauriola, Matteo Porcelli, Daniele Falchetti); Architetti Roma – Architetti Catania 0:0; Architetti Roma – Architetti Salerno 7:0 (marcatori: Alberto Fiorini (3), Francesco Galanti (2), Antonio Lauriola, Andrea Cataldi); Semifinale, Architetti Roma – Architetti Vibo Valentia 2:0 (marcatori: Antonio Lauriola, Valerio Villanucci). 16 reti segnate e 0 subite.

Roma è anche costretta a sostituire il terzino destro Simone Vigliotti con Andrea Cataldi per infortunio.

La partita diventa maschia e l’arbitro comincia a distribuire i cartellini gialli. Al 20′ decreta un nuovo calcio di punizione dal limite per Catania, esibendo il secondo cartellino giallo nel giro di 5 minuti a Francesco Simonin. Gli Architetti Roma rimangono in 10, il colpo è di quelli che può tramortire anche un elefante: sotto 1:0, con un uomo in meno e con il solleone sulla testa. Fino alla fine del 1 tempo non ci sono particolari sussulti, una sterile pressione e possesso palla di Roma, che prova a riprendere la partita.

All’inizio del 2 tempo Mister Maurizio Scrima decide di effettuare 2 sostituzioni: Massimo Colasanto per un infortunato Andrea Brunetti e Alberto Fiorini per Francesco Galanti, serve un attaccante in più per compiere l’impresa. I nuovi entrati portano energie fresche in campo e grazie al loro dinamismo mettono da subito in difficoltà la difesa di Catania. Massimo Colasanto scende sulla fascia destra e mette al centro un cross forte e teso, interviene sul primo palo in scivolata Gianluca Indelicato e invece di mettere il pallone in calcio d’angolo centra la propria porta a fil di palo: 1:1, Roma pareggia al 2′ della ripresa.

Catania subisce il colpo, al 5′ proviene un cross dalla fascia destra verso il centro dell’area, Antonio Lauriola si alza di una testa sopra a difensore e portiere e mette in porta la palla del 2:1. La panchina di Roma esplode, alcuni stropicciano gli occhi, non credendo a quanto vedono.

Qualcuno sta ancora raccontando l’impresa del Carpi a Frosinone, quando la squadra emiliana in 9 contro 11 riesce a segnare alla fine della partita su punizione il gol della vittoria ed a qualificarsi per la finale dei playoff di promozione in A 2016-17.

Catania prova a reagire, ma i giocatori sembrano tutti fermi sulle gambe dopo il micidiale 1-2. È invece Roma a pungere di nuovo al 15′ con Alberto Fiorini, che finalizza un contropiede segnando la rete del 3:1. Antonio Lauriola e Alberto Fiorini sono adesso primi ex aequo in cima alla classifica dei marcatori del Torneo.

Nel mentre l’arbitro continua ad esibire cartellini gialli, soprattutto verso Roma, ed è Alessio Paulizzi a subirne le conseguenze, al 20′ del secondo tempo riceve il secondo giallo e gli Architetti Roma rimangono in 9. Mister Scrima chiede ad Antonio Lauriola di scendere sulla linea di centrocampo, magistralmente gestita da Stefano Tavaniello. La linea di difesa si compatta con Fabio Febbraro a sinistra, Matteo Porcelli ed Andrea Cataldi al centro e Valerio Villanucci a destra. Il centrocampo è a 3 con Massimo Colasanto centro-destra, Stefano Tavaniello al centro ed Antonio Lauriola sul centro sinistra, Alberto Fiorini rimane a fare la punta. Cambio tra Lauriola e Fabio Colaizzi, con energie fresche in campo. Catania colleziona un impressionante numero di calci di punizione sulla trequarti, ma i centrali di difesa ed Andrea Francinelli fanno buona guardia. Gli Architetti Roma hanno ancora energie da spendere, Massimo Colasanto si invola con una percussione centrale verso l’area di rigore di Catania, supera l’uomo e viene atterrato: calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Alberto Fiorini che trasforma il penalty: 4:1 per Roma e titolo di capocannoniere in tasca.

 

 

L’ultimo sussulto della partita si ha su un calcio di punizione dal limite per Catania: questa volta Andrea Francinelli compie una grande parata togliendo la palla dal sette sulla sua sinistra.

Al triplice fischio l’esultanza degli Architetti Roma è incontenibile. Il risultato della finale è il più rotondo delle 8 edizioni finora disputate, conseguito, per giunta con una squadra in inferiorità numerica dalla metà del primo tempo e doppia inferiorità dalla metà del secondo tempo. È la partita perfetta quella che non ti aspetti e ti potrà far dire ad amici e colleghi “io c’ero” almeno per i prossimi 10 anni.

È la vittoria di un gruppo strepitoso, dove tutti hanno recitato la loro parte, sapendo che per raggiungere un grande obiettivo ci vogliono grandi uomini, attaccati prima di tutto alla squadra e all’Ordine che rappresentano, l’elenco dei componenti della spedizione è (rigorosamente per numero di maglia): 1 Tommaao Empler, 2 Maurizio Scrima, 3 Fabio Febbraro, 4 Massimo Colasanto, 5 Francesco Simonin, 6 Matteo Porcelli, 7 Simone Vigliotti, 8 Antonio Lauriola, 9 Alberto Fiorini, 10 Francesco Galanti, 11 Jacopo Busà, 13 Alfonso Giancotti, 14 Andrea Brunetti, 15 Andrea Cataldi, 17 Alessio Paulizzi, 18 Valerio Villanucci, 19 Daniele Falchetti, 20 Andrea Francinelli, 23 Fabio Colaizzi, 24 Eugenio Mellace, 25 Alessandro Ridolfi, 26 Stefano Tavaniello, Dirigente Accompagnatore Alberto Leandri, mister Maurizio Scrima.

Ognuno dei componenti della squadra ha profuso tutto quello che aveva da dare in campo e non aver citato tutti in questa breve cronaca è solo perchè l’attenzione è stata concentrata sulla partita di finale, anche se le altre partite sono state importanti (dalla prima con Catanzaro fino alla semifinale con Vibo Valentia) perchè hanno consentito di consegnare alla storia del Torneo Nazionale degli Architetti la finale dell’8° Edizione.

Il successo degli Architetti Roma viene completato con il titolo di miglior cannoniere, con 5 reti, consegnato ad Alberto Fiorini e miglior giocatore per Roma assegnato a Valerio Villanucci.

 

Tommaso Empler